Un giorno senza Ecopass. Oggi eccezionalmente non si paga il ticket dingresso nel centro di Milano. Una decisione presa dal Comune per evitare ulteriori disagi, oltre a quelli causati dallo sciopero di treni e mezzi pubblici. E mentre 50mila milanesi aspettano di ricevere a casa la multa annunciata, lOsservatorio Ecopass si prepara a prendere posto: mercoledì prossimo è convocata la prima riunione a cui parteciperanno i sei membri delle principali università, del Cnr e di Ambiente Italia. Lagenzia milanese per la mobilità farà da segreteria tecnica.
«Sono convinto - spiega lassessore ai Trasporti, Edoardo Croci - che, per leccellenza dei nomi, i rappresentanti saranno graditi sia alla maggioranza sia allopposizione. La commissione potrà formulare proposte e fornire suggerimenti per eventuali miglioramenti da apportare al sistema». Sarà una sorta di prova del nove per testare lefficacia del provvedimento.
A un altro Osservatorio invece, quello diretto da Massimo Todisco, la scelta dellEcopass non va proprio giù. «È unoffesa per chi non ha i soldi. Dà diritto ad inquinare solo a chi può permettersi di pagare». Per dire no al provvedimento targato Moratti, Todisco lancia un appello a tutti i proprietari di auto euro 1, euro 2, euro 3 o diesel, cioè quelle che devono pagare lingresso in centro: «Troviamoci sabato pomeriggio ai bastioni di Porta Venezia in auto». Lobbiettivo è sostenere il ricorso presentato al Tar contro il ticket in vista della discussione di martedì prossimo. Todisco, che si augura di vedere in piazza almeno una cinquantina di auto provenienti da tutta la provincia, ventila un altro «effetto collaterale» del pedaggio antismog: «Saranno così tante le multe sbagliate e i ricorsi - immagina - che rischieranno di paralizzare per mesi lattività del giudice di pace».
La mancata esenzione dal pass potrebbe inoltre bloccare lattività degli ufficiali giudiziari milanesi. Il presidente della corte dappello Giuseppe Grechi aveva chiesto al Comune di ottenere lesenzione delle 57 auto utilizzate per consegnare le notifiche, ma la risposta è stata negativa: «Non si tratta di un servizio pubblico» replica Palazzo Marino. La categoria non ci sta a sentirsi rimbalzare con questa motivazione e sta quindi preparando unazione di protesta sindacale.
Oggi saranno resi noti i primi dati sullEcopass e sarà possibile tirare un primo bilancio, seppur parziale.
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