Sciopero improvviso: in 10mila senza il bus

Ieri mattina migliaia di lavoratori e studenti, al secondo giorno di scuola, hanno atteso invano l’arrivo del pullman e hanno dovuto raggiungere la scuola o il posto di lavoro trovando mezzi alternativi. Molti in ogni caso sono rimasti appiedati o sono arrivati a destinazione con consistenti ritardi. La Brianza si è trovata a piedi per via di un improvviso sciopero di tutti gli autisti del Consorzio trasporti nord Milano. La protesta non era stata preannunciata: alle otto i 130 dipendenti dell’azienda pubblica invece di mettersi al volante hanno deciso di incrociare le braccia, provocando, di fatto, la paralisi del trasporto per almeno diecimila pendolari. Al centro della sospensione totale di tutte le corse, una serie di rivendicazioni, che i dipendenti del Ctnm definiscono irrinunciabili. Lamentano che gli automezzi sono vecchi e malandati, al punto di non garantire la sicurezza, i turni di lavoro sono forzati ed eccessivi e così gli straordinari. Poi – sostengono gli autisti – per mantenere tutte le corse nei 35 comuni del consorzio e negli altri 15 serviti, l’azienda deve assumere almeno una decina di dipendenti. Dalla sede di Desio in via Guido Rossa e dai depositi di Cambiago, Solaro e Besana, gli autobus gialli non si sono mossi per tutta la giornata. «I lavoratori – sostiene Massimo Stanzione della Cisl Filt Brianza – sono esasperati. Abbiamo preso questa decisione perché i vertici dell’azienda hanno disatteso gli accordi sottoscritti. Non solo. Hanno fatto alcune scelte senza consultarci». E i pendolari? «Ci dispiace per i disagi ma era necessario» ribattono i dipendenti Ctnm. Sul piazzale interno della sede del consorzio è stata una mattinata convulsa con Renato Mazzoncini, l’amministratore delegato, che ha cercato invano di convincere gli autisti a sospendere o rinviare l’agitazione.

Il dirigente è arrivato a prendere in considerazione l’ipotesi di segnalare l’astensione dal lavoro, non preannunciata, alla magistratura. I sindacati si sono riservati di valutare la piattaforma d’intesa avanzata dall’azienda. Significa che oggi lo sciopero selvaggio potrebbe essere replicato.

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