Un migliaio di scrutini bloccati in due giorni in 52 scuole di Milano e provincia: sono i risultati, comunicati dal Coordinamento precari 3 Ottobre, dello sciopero degli scrutini indetto dai sindacati di base che ha colpito la metà circa delle superiori milanesi.
«Un successo» hanno commentato i docenti precari, riuniti in un presidio davanti alla sede dellUfficio provinciale agli studi di via Ripamonti, che non si scompongono davanti alle affermazioni del provveditorato che ha parlato di bassa adesione. «È stata uniniziativa organizzata in modo che in ogni consiglio di classe mancasse solo un professore, al massimo due, per ottimizzare le forze - hanno spiegato -. Un numero più che sufficiente per far saltare le riunioni di valutazione. Limportante infatti non era il numero di adesioni, ma il risultato».
Lo sciopero non ha coinvolto solo Milano, ma anche gli istituti di altre province lombarde, seppure in maniera meno massiccia. «Abbiamo avuto ottimi risultati anche a Mantova - hanno affermato i promotori - e diverse adesioni a Como, Varese e Pavia». Ora, nelle scuole coinvolte dalla protesta servirà un «tour de force» per concludere gli scrutini in tempo: per legge infatti le valutazioni dovranno terminare entro lunedì prossimo, il giorno prima degli esami di maturità. Entro quella data i tabelloni con i promossi e i bocciati dovranno essere affissi nei corridoi di ogni scuola, senza ulteriori ritardi.
Da lunedì i professori che aderiscono alle sigle sindacali hanno bloccato i collegi dei docenti per gli scrutini ed hanno manifestato in piazza contro i tagli alla scuola e contro «una riforma che svilisce la scuola pubblica».
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