Scomparso John Gardner rilanciò il mito di James Bond

Lo scrittore inglese John Gardner, il continuatore più prolifico della saga di James Bond dopo la scomparsa di Ian Fleming, è morto nell’ospedale di Basingstoke in Inghilterra, all’età di 80 anni. La notizia della scomparsa, avvenuta il 5 agosto scorso, è stata annunciata oggi da un portavoce della famiglia, a funerali avvenuti, precisando che il romanziere era da tempo malato e un anno fa era stato colpito da un grave infarto. Nel 1980 Gardner accettò l’incarico della Glidrose (casa di produzione fondata da Fleming) di resuscitare il personaggio di James Bond, diventato poi protagonista di ben 16 suoi romanzi, più di quanti ne scrisse lo stesso Fleming, che ne pubblicò infatti 12. Romanziere con grande esperienza di gialli e spy stories, i libri di Gardner sull’agente 007 sono diventati dei bestseller. Nel 1981 Gardner pubblicò Rinnovo di licenza, primo titolo con protagonista James Bond. Sono seguiti Per servizi speciali (1982), Nella morsa di ghiaccio (1983), Ruolo d’onore (1984), Nessuno vive per sempre (1986), Senza tregua (1987), Operazione Scorpius (1988), Vendetta privata (1989), Scatole cinesi (1990), Operazione Barbarossa (1991), Niente è per sempre (1992), Niente fiori per James Bond (1993), Mai giocare col fuoco (1994), GoldenEye (1995), Missione Cold (1996). Scrisse anche romanzi tratti da film di 007 di grande successo, come il celebre GoldenEye.

Prima di John Gardner, continuarono la saga dello scomparso Ian Fleming gli scrittori Robert Markham e Christopher Wood, rispettivamente con uno e due romanzi; mentre dopo l’abbandono di Gardner il compito è toccato a Raymond Benson con 12 titoli.

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