Scontati sei anni di carcere a uno degli assassini di Raciti

Ridotta a otto anni la pena ad Antonino Speziale, il giovane condannato in primo grado, il 9 febbraio del 2010, a 14 anni di reclusione e a cinque anni di interdizione per l'omicidio preterintenzionale dell'ispettore di polizia Filippo Raciti Per Speziale il sostituto procuratore generale Mariella Ledda aveva chiesto 11 anni di reclusione. Il processo è stato celebrato davanti alla Corte d’appello per i Minorenni di Catania perché l’imputato, all’epoca dei fatti, non era ancora maggiorenne. Per l’accusa il ragazzo, durante l’arrivo dei tifosi del Palermo al Massimino, avrebbe lasciato il suo posto allo stadio per scontrarsi con gli ultras rivalì e avrebbe utilizzato un sottolavello in metallo, usandolo come un ariete contro le forze dell’ordine che cercavano di bloccarli. In quell’occasione, davanti all’ingresso della Curva Nord, avrebbe ferito mortalmente, con una lesione al fegato, l’ispettore Raciti.

Con lui avrebbe agito anche un altro ultras, Daniele Micale che, in un processo separato, la Corte d’assise d’appello di Catania, il 21 ottobre scorso, confermando la sentenza di primo grado, ha condannato a 11 anni di reclusione: 10 per omicidio preterintenzionale e uno anno per resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Per quest’ultimo reato Speziale è stato condannato, con sentenza definitiva, a due anni di reclusione, che ha già scontato.

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