Un capannone di circa 1000 metri quadrati pieno di giocattoli e piccoli elettrodomestici «pericolosi» made in China, per un totale di circa cinque milioni di articoli sequestrati. È il bilancio di unoperazione portata a termine dai carabinieri a Roma con la denuncia di tre imprenditori di nazionalità cinese. Si tratta di due donne di 71 e 44 anni e di un uomo di 50 anni, già con precedenti specifici. Dopo pedinamenti e sopralluoghi nella zona di Tor Bella Monaca, i carabinieri della Compagnia di Frascati sono entrati in azione individuando un vero e proprio «bazar». Allinterno dei locali sono stati sorpresi anche altri 4 cittadini cinesi: due dei quali, di 39 e 42 anni, sono stati arrestati per non aver ottemperato al decreto di espulsione dal territorio nazionale e per gli altri due, clandestini senza permesso di soggiorno, sono state avviate le procedure per lespulsione dallItalia. Tutti i prodotti avevano etichette false, con il marchio contraffatto di conformità dellUnione Europea. Infatti, le lettere «CE», erano soltanto stampate sulle confezioni, senza che le merci avessero effettivamente superato i severi test previsti per verificarne la sicurezza. I giocattoli, destinati a bambini anche delle prime fasce di età, sono risultati di importazione asiatica e non recavano né istruzione per lutilizzo né le caratteristiche tecniche inerenti le materie impiegate per la loro realizzazione. La merce è arrivata in Italia dalla Cina a bordo di navi cargo, sbarcate nel porto di Napoli.
Il sequestro è loperazione più vistosa di unattività di contrasto del fenomeno dellabusivismo commerciale e della individuazione dei flussi di approvvigionamento della merce contraffatta svolta, nelle ultime 48 ore, dai carabinieri del comando provinciale di Roma. Unoperazione che nel suo complesso ha consentito 21 arresti e 55 denunce, tutti nei confronti di stranieri: bengalesi, senegalesi, marocchini, ivoriani, cinesi. Le accuse vanno dalla vendita di materiale contraffatto alla ricettazione, introduzione e commercio di prodotti contraffatti, violazione delle norme a tutela del diritto dautore, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
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