Terremoto, fortunatamente senza feriti, in Val Seriana. Una scossa di magnitudo 3.3 ha svegliato i bergamaschi in piena notte. Molte le telefonate ai vigili del fuoco e alle prefetture locali ma nessuna richiesta di intervento. La paura è durata una manciata di minuti, tanto quanto il boato («simile a un rullo di tamburi»), la sveglia di soprassalto e la consapevolezza che la scossa non avrebbe portato grossi guai. Epicentro fra Selvino, Albino e Aviatico, tre chilometri a nord est di Bergamo e due a sud ovest di Alzano lombardo. La Protezione civile lombarda ha rassicurato: «La scossa si è fatta sentire, lepicentro era a 3,4 chilometri di profondità. Ma senza conseguenze, nessun ferito e nessun crollo. Settimana scorsa cera stata unavvisaglia, una piccola scossa nel bresciano» ha precisato Salvatore Barbara, ingegnere della Protezione.
Qualche danno però sè visto: quattro chiese hanno riportato crepe, una a Bracca in provincia di Bergamo, le altre nelle frazioni di Freola, Pagliaro e Sambusita. In panne anche il sistema elettronico che regola il campanile di Bracca, qui ieri le campane sono rimaste silenziose per tutto il giorno. In una chiesa, oltre alle crepe sono caduti anche calcinacci.
Ma quel che conta è che nessuno sia rimasto ferito. Marco Aurelio Cefis, vigile di Albino, racconta così la nottata: «Alle quattro e un quarto del mattino il boato, simile alla rullata di un tamburo. È stato un crescendo fino al tremolìo. Io per caso ero già sveglio. Ma nessuno dei miei fratelli ha sentito nulla: avevano partecipato al raduno degli alpini ed erano andati a letto tardi. Come molti altri bergamaschi.
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