Scritte sui muri: quelle contro Marta le cancellano subito

Scritte sui muri: quelle contro Marta le cancellano subito

Ci sono scritte e scritte. Per esempio se i vandali insultano gli alpini chiamati a svolgere un servizio di ordine pubblico per dare una mano a polizia e carabinieri a presidiare il territorio, una volta fatte, i teppisti hanno quasi la certezza che le scritte resistano quasi indelebili. Il Comune non le cancella quasi mai. Ma, dicevamo, ci sono scritte e scritte. C’è chi ha impiastrato le facciate di alcuni edifici con parole ingiuriose contro il sindaco Marta Vincenzi. Non le avete viste? Lo crediamo bene, quelle in quattro e quattr’otto sono state eliminate, cancellate, coperte. In una parola sparite. Lo sanno bene gli abitanti del Lagaccio, dove certamente il sindaco non ha più molti sostenitori dopo l’annuncio di voler costruire lì una grande moschea che riunisca i musulmani di tutta la città (e chi più ne ha più ne metta). Sono i volontari che animano il comitato di quartiere Centro Est a raccontare di aver visto alcuni mesi fa in salita della Provvidenza alcune scritte molto offensive contro il sindaco. «Eravamo reduci da una riunione e aspettavamo il passaggio del 35 alla fermata vicino alla scuola Duca degli Abruzzi - dicono - erano le dieci di sera e improvvisamente vediamo arrivare un pulmino da dove scendono alcuni operaio del Comune, armati di pennelli e vernice. Noi abbiamo chiesto chi fossero e loro i hanno risposto che li aveva mandati il Comune per cancellare quelle scritte.

In effetti in pochi minuti le ingiurie sono sparite». C’è quindi la morale. «Se vogliono - dicono quelli del comitato - le scritte le cancellano. Bisogna vedere a chi sono rivolte le offese». Insomma i cittadini sono tutti uguali. Tutti, meno una.

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