Scrittura creativa, boom di iscritti a scuola

L'ombra dorata della Madonnina nasconde una ragnatela sorprendente di scuole di scrittura e laboratori creativi di ogni genere, una realtà che vuole presentarsi come autentica chiave di volta a «chi ritiene di possedere un mondo interiore a cui mancano solo le parole» per uscire allo scoperto e prendere vita. Così Luca Doninelli, da sempre animatore della scuola di scrittura Flannery O'Connor, motiva il successo riscosso da questi seminari e nello stesso tempo li priva di quell'aura quasi sacrale per cui sarebbero in grado di dettare un algoritmo perfetto per far emergere l'universo interiore, liminale alla sfera dell'inconscio, degli adepti.
«Capisco bene quelli che diffidano delle scuole di scrittura creativa. Ne fanno dappertutto. Costano care, ma la gente ci va. La causa sarebbe questa: che le scuole di scrittura offrono esattamente quel “quid” di disimpegnato che molta gente chiede: niente più che delle istruzioni per l'uso. Niente contenuti, nessun vero metodo (che richiede un impegno totale della persona), ma solo espedienti, trucchi - spiega Doninelli -. Per dieci anni ho letto manoscritti di narrativa per un'importante casa editrice e posso assicurare che quelli i cui autori hanno frequentato questo tipo di corsi si distinguono immediatamente dagli altri per una sorta di correttezza generica che li rende alla fine un po' tutti uguali. Per persone che erano partite con l'intento di tirar fuori da sé tutto un mondo interiore, non c'è male». Da questa intuizione nasce la scuola di scrittura Flannery O'Connor, presso la sede del Centro culturale di Milano di via Zebedia che propone un lavoro, per ogni allievo che «procederà attraverso un rapporto personale con il tutor. Non si parlerà di nulla che non emerga dal lavoro sul campo». Al via oggi i quattro mesi di lezioni, dialoghi, incontri con autori ed editor sotto la guida esperta di Luca Doninelli, Giuseppe Braga e del poeta Davide Rondoni. Gli incontri con gli scrittori Camilla Baresani, Milo De Angelis, Claudio Magris, Salvatore Mannuzzu, Beatrice Masini e Andrea Vitali sono aperti anche ai non iscritti. La scuola rilascia un attestato valido come credito formativo universitario, dove riconosciuto dal titolare della cattedra.
Di alto profilo anche la proposta del teatro Litta che, da ottobre a giugno, presenta un corso di venti lezioni guidate da Laura Lepri, collaboratrice di alcuni fra i più importanti editori italiani e docente presso il master in Editoria Libraria della Fondazione Mondadori. Due i livelli proposti: nel primo si prendono in esame i nodi tecnici fondamentali della scrittura narrativa, classica e contemporanea, quali la trama, la costruzione dei personaggi, il dialogo, il punto di vista. Il secondo livello è, invece, di approfondimento: quest'anno, l'attenzione verrà focalizzata sul lavoro di editing su testi prodotti dagli allievi. In programma sei seminari con scrittori, editor, traduttori, agenti letterari, giornalisti.
Appena conclusi i lavori della scuola di scrittura del teatro Verdi, scuola storica, inaugurata nel 1983 da Raffaele Crovi, a lungo guidata da Giuseppe Pontiggia e più recentemente da Laura Bosio. Una proposta che ha voluto oltrepassare e rinnovare il modello narrativo fondato sulla pagina scritta per riscoprirlo a influenzare altri linguaggi: dal cinema al graphic novel, dalla televisione al web, dal blog agli sms. Lezioni frontali e laboratori guidati dallo scrittore e poeta Franco Romanò in una serie di 10 incontri, con l'intento di prendere in considerazione alcuni modelli narrativi contemporanei e osservare da cosa nascono, da cosa sono influenzati e come si sono trasformati. Obiettivo: rendere più consapevoli la classe di 14 partecipanti dei modelli che essi stessi usano qualunque sia la scrittura che praticano, aumentando la loro capacità di autovalutazione.
La Casa della cultura propone proprio in questi mesi una scuola di scrittura a cura di Duccio Demetrio per il coordinamento di Emanuela Mancino. I prossimi incontri, in data 9 e 10 marzo verteranno sulla scrittura poetica e autoanalitica. Nei mesi a seguire, Emanuela Mancino guiderà le lezioni sulle scritture famigliari e Barbara Mapelli sulle scritture morali. Carmine Lazzarini sarà presente agli incontri di aprile per proporre lezioni dal titolo «Le scritture degli altri»; il seminario si chiuderà il 16 maggio con la consegna dell'elaborato di scrittura autobiografica da parte degli iscritti.
Da non dimenticare la miriade di corsi specializzati in campi particolari che la nostra città sa offrire: aperte le iscrizioni per il corso di giornalismo cinematografico proposto dalla Macchina dei sogni per il coordinamento didattico di Mauro Gervasini. Il corso si propone di illustrare tutte le possibilità dello scrivere di cinema, dall'attività giornalistica di base, a quella più specificatamente critica, senza dimenticare la divulgazione su internet attraverso siti dedicati e l'attività specifica di chi, come ufficio stampa, promuove pellicole e manifestazioni. Durante il corso sono previste prove pratiche e saranno assegnati due scritti dedicati a un film d'attualità. Visitando il sito www.macchinadeisogni.

org è possibile iscriversi anche al workshop di drammaturgia, un laboratorio che si propone di entrare nel vivo della scrittura per il teatro. Tema del corso sarà il cibo, trattato teatralmente in diverse accezioni. Coordinamento didattico di Alessia Todeschini per un totale di 14 ore da frequentarsi domenica 25 marzo e 1° aprile.

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