La scuola araba sfrattata dalle Acli: «Dateci una sede»

La scuola araba deve lasciare via Ventura. Sfrattata dalla proprietà, l’Enaip, un ente di formazione vicino alle Acli, che vuole utilizzare i locali per nuove attività dell’ente. L’istituto italo-egiziano nato sulle ceneri di quello contestatissimo di via Quaranta, dunque, cambierà sede, e aspetta che il Comune metta a disposizione un plesso, così come ha fatto per la scuola ebraica.
D’altra parte il plesso era diventato insufficiente per gli stessi immigrati, dal momento che gli iscritti - ora circa duecento - crescono continuamente. Certo che, soprattutto dopo la visita a Milano del presidente della Repubblica egiziana dovrebbero essere superate le difficoltà di rapporti che si erano riscontrati all’origine della scuola, che cercava di dare un’alternativa legale a quella sorta presso il centro islamico di via Quaranta. Quest’anno per la terza volta centinaia di alunni immigrati hanno potuto concludere l’attività didattica, non solo con la promozione sancita dal ministero dell’istruzione del Cairo, ma anche con l’idoneità riconosciuta dal nostro ministero. Le disfunzioni e le polemiche suscitate dall’esperienza di via Quaranta, insomma, sono ormai soltanto un brutto ricordo. Un’esperienza che i gestori del nuovo istituto hanno peraltro sempre pubblicamente condannato.


Si cerca insomma una sede più grande. Dove? La ricerca è stata portata avanti finora anche in collaborazione con la Provincia, che in un primo tempo aveva individuato alcune strutture non utilizzate da mettere a disposizione.

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