È stato revocato il board della Fondazione Milano Scuole civiche. Palazzo Marino ha sollevato dallincarico il presidente Umberto Paolucci e i consiglieri Fabio Monti, Maddalena Di Mauro, Maurizio Salerno e Giacinto Sarubbi. Lassessore Cristina Tajani, che ha ricevuto una delega specifica dal sindaco, ha spiegato che «le revoche sono un passaggio obbligato di fronte a unaltissima conflittualità, dentro il Consiglio di indirizzo, che rischia di essere tutta a danno della didattica». Per il Pdl, che ha commentato la notizia con il capogruppo Carlo Masseroli, «oggi si consuma lennesimo spoil system, con la revoca del consiglio di amministrazione della Fondazione scuole civiche per sostituire i vecchi consiglieri con i soliti amici». Per Masseroli «il metodo della doppia verita è ormai consolidato in dispregio di ogni rispetto delle regole. Pubblicamente si racconta una storia, falsa ma credibile, la verità vera invece resta nascosta ai più». «È una scelta ponderata, altro che spoil system», ha risposto il consigliere Filippo Barberis del Pd.
A favore della scelta si schierata la Lega: «Apprendiamo con soddisfazione la revoca del Consiglio di Amministrazione uscente - ha detto il capogruppo Matteo Salvini - e contiamo che su questo fronte la giunta Pisapia possa e voglia far meglio rispetto allamministrazione uscente».Scuole civiche, cda revocato Il Pdl: «Entrano i soliti amici»
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