La legge Finanziaria approvata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 29 settembre è una manovra inaccettabile perché mette in ginocchio gli enti locali. Anche i sindaci del centrosinistra, a partire da Veltroni, Chiamparino, Cofferati e Jervolino, hanno giudicato negativamente la manovra per la parte riguardante i Comuni. Il Sindaco di Torino ha parlato addirittura di consegnare le chiavi del Comune a Palazzo Chigi e il primo cittadino di Bologna ha previsto scenari insostenibili e preoccupanti. Una risposta unanime ed evidente contro la finanziaria che esprime tutta la preoccupazione dei Comuni per un futuro che, con queste prospettive, si prefigura davvero critico con inevitabili tagli ai servizi e ulteriore pressione fiscale.
Secondo il Ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, i pesanti tagli ai trasferimenti ai Comuni che il Governo effettuerà, potranno essere da questi ultimi compensati dalla totale libertà a loro attribuita nell'amministrare i fondi e gestire certi tributi. Ma questo equivale a dire che i Comuni saranno trasformati in veri e propri gabellieri e quindi costretti a mettere la firma su provvedimenti impopolari. Infatti, i fondi che non riceveranno dal Governo dovranno essere reperiti con l'aumento o l'introduzione di nuove tasse.
La scure su poveri e anziani
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