«Se c’è un movimento sospetto avvertiamo subito la polizia»

Ever Parada è uno dei 35 dipendenti di un condominio a Manhattan: «Fermiamo chiunque porti dei pacchi...»

Il condominio è sulla Settantanovesima Strada, la stessa in cui vive il sindaco Michael Bloomberg, nell’area dell’Upper East Side di Manhattan nota come «doormen district», il quartiere dei portieri.
Il palazzo è elegante, prima ancora di varcare la soglia sei davanti a due guardiani in divisa, nell’atrio un addetto al ricevimento raccoglie nomi e destinazioni degli ospiti, controlla con una telefonata, poi se tutto va bene lascia passare. Ever Parada è uno dei 35 uomini alle dipendenze dello stabile, uno dei portieri che verifica il viavai continuo di persone e cose. Non è un vigilantes ma anche lui partecipa ai programmi di istruzione: «Appena vediamo un movimento sospetto avvertiamo la polizia».
Voi portieri siete in contatto diretto con la polizia?
«Abbiamo una radio speciale per metterci in contatto con la polizia e seguiamo dei corsi organizzati dal Dipartimento di polizia durante i quali ci insegnano a usare la radio. Non solo, ci spiegano in quali circostanze è necessario chiamare la centrale».
Quali sono queste circostanze?
«Appena vediamo un individuo sospetto sia all’interno che all’esterno dello stabile... può essere un semplice ladro d’auto ma anche qualcosa di peggio. Magari un terrorista. Questo poi tocca ai poliziotti verificarlo».
Come vi regolate con i pacchi in arrivo? Le consegne a domicilio sono un metodo molto diffuso e potenzialmente pericoloso.
«Noi fermiamo chiunque porti pacchi, vestiti della lavanderia, merce di qualsiasi genere, anche cibo. Molte cose vengono ritirate e controllate direttamente in portineria, per consegnare il cibo e altri beni negli appartamenti è necessario essere identificati e avere un pass».
E il controllo delle persone come avviene? Fermate tutti?
«Certamente. Se qualcuno viene invitato deve essere presentato, registriamo il nome e la durata del soggiorno. Anche se un inquilino chiama un idraulico o qualsiasi altro artigiano esterno deve notificarcelo».


Pensa che questi controlli facciano da schermo anche contro i rischi del terrorismo?
«Aiutano, anche se naturalmente non si trovano in tutte le case. I portieri e i vigilantes sono soprattutto nelle case di lusso e di grandi dimensioni, palazzi alti e grattacieli. Difficile applicare il metodo a edifici di pochi piani».
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