«Se l’amore tradisce» a volte può far bene

Un biglietto dimenticato, un sms equivoco, un arrossamento sospetto sul collo, un profumo: il linguaggio del tradimento non è difficile da interpretare, se non ci fosse quella testarda reazione che impedisce di aprire gli occhi, quasi che confessare (o ammettere) un adulterio equivalesse a renderlo reale.
E allora si preferisce negare fino all'evidenza o rassegnarsi, tanto di tradimenti (per la gioia di avvocati divorzisti) sono piene le cronache dei settimanali. Ma è tutto qui l'adulterio? Manuela Trinci, psicoterapeuta dell'età evolutiva, e la giornalista Nicoletta Polla-Mattiot se lo sono chieste in «Se l'amore tradisce» (Baldini Castoldi Dalai editore, pagg. 272, 14 euro) e oggi ne discutono con i lettori insieme a Nicoletta Carbone di Radio 24 (ore 18, Messaggerie Musicali, corso Vittorio Emanuele). «Abbiamo scritto questo volume convinte che mancasse una trattazione seria sull'argomento», spiega Nicoletta Polla-Mattiot che ha raccolto una decina di storie, tutte al femminile ed equamente suddivise tra «traditrici» e «tradite», per dimostrare che «non è detto che il tradimento scardini la coppia: può essere un'occasione di crescita». Nel libro, supportato da dati che dimostrano che il fenomeno dell'adulterio non è mai andato in pensione (secondo una recente ricerca la stragrande maggioranza delle mogli italiane sogna di tradire il marito), le autrici sostengono che questa «cesura» alla routine possa trasformarsi nel «segreto per riannodare le fila della propria vita». Ma l'adulterio inizia con un gesto o basta il pensiero? «Abbiamo organizzato le storie in ordine crescente di gravità - spiega l'autrice -: l'adulterio classico, quello che si consuma in una notte di passione, è paradossalmente il più facile da gestire. Molto peggio sono i tradimenti virtuali che avvengono in chat, perché implicano una idealizzazione dell'amante che inficia nel profondo il rapporto di coppia». Perché se è vero, come dicono i proverbi, che «nessun tradimento resta mai nascosto», la mancanza di consapevolezza comporta frequenti (e più dolorose) ricadute, generando uomini e donne pronte a tradire o a lasciarsi tradire di nuovo dall'amore. I primi passi verso la «rinascita» sono pertanto il silenzio e la riflessione interiore. «Entrambi - commenta Polla-Mattiot - difficili da attuare in una società che spettacolarizza o ridicolizza il tradimento». Che l'adulterio vada invece preso sul serio lo si evince anche dalle tesi psicologiche esposte da Manuela Trinci, secondo la quale ciascuno di noi in un particolare momento della vita si può trasformare in traditore o in tradito.

Chi non ricorda con un pizzico di invidia Giovanna Mezzogiorno de «L'ultimo bacio» che, prima tradita poi riamata, lancia e raccoglie occhiate di fuoco mentre fa jogging ai giardini pubblici?
Se l’amore tradisce presentazione oggi alle 18. Mondadori multicenter corso Vittorio Emanuele

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