Se l'esistenza diventa un'immensa certezza: la settimana di incontri e dibattiti al Meeting

"L’esistenza diventa un’immensa certezza" è infatti il filo conduttore che animerà la tradizionale kermesse organizzata da Comunione e Liberazione, in programma dal 21 al 27 agosto. Napolitano interverrà il primo giorno all’incontro "150 anni di sussidiarietà"

Se l'esistenza diventa un'immensa certezza: 
la settimana di incontri e dibattiti al Meeting

Rimini - Gli organizzatori non avevano certo immaginato che la crisi economica che si trascina da diversi anni avrebbe toccato uno dei picchi più preoccupanti in queste settimane, ma, certo, il tema scelto per la 32° edizione del Meeting di Rimini sembra rispondere alle insicurezze e ai timori per il futuro che agitano il mondo. "L’esistenza diventa un’immensa certezza", è infatti il filo conduttore che animerà la tradizionale kermesse organizzata da Comunione e Liberazione, in programma da domenica 21 a sabato 27 agosto.

"Tutta la partita dell’esistenza si gioca qui, nella certezza o nell’incertezza riguardo al motivo per cui ciascuno di noi è al mondo". Il Meeting proverà a raccogliere questa sfida del nostro tempo, riaprendo una partita da molti dichiarata ormai chiusa. E lo farà, come è suo stile, "non in virtù di una più scaltra analisi culturale e politica, ma a partire dall’esperienza in atto di persone che non si accontentano di concepire la propria esistenza come destinata al nulla". Al di là degli aspetti più propriamente spirituali e filosofici, anche quest’anno per una settimana i riflettori si accenderanno su Rimini per cogliere spunti culturali e politici che arriveranno dai numerosi appuntamenti in programma, che prevedono presenze illustri. A partire da quella del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che interverrà il primo giorno all’incontro "150 anni di sussidiarietà", organizzato in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, che vedrà la partecipazione del vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi; del vicesegretario del Pd, Enrico Letta; e di Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.

Dei temi legati alla situazione economica si inizierà a parlare nella mattinata di lunedì 22, quando è in programma il dibattito "Sviluppo economico o stagnazione dinamica: quo vadis Italia?", con la presenza di Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale dell’Enel; di Giuseppe Orsi, amministratore delegato di Finmeccanica; di Corrado Passera, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo; del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. Nel pomeriggio invece dibattiti con il ministro del Lavoro e del Welfare, Maurizio Sacconi; con il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni; con il presidente dell’Inps Antonio Mastropasqua; con l’amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti; con il commissario europeo per l’Industria, Antonio Tajani. Martedì 23 spazio alle riflessioni sull’Unità d’Italia, con l’intervento del presidente del Comitato dei Garanti per i 150 anni, Giuliano Amato, in programma alle 11,15. Nel pomeriggio invece dibattiti su immigrazione, accoglienza, diritti e doveri; e sull’informazione. 

Il futuro dell’energia nucleare dopo il disastro di Fukushima e la giustizia, con la presenza del vicepresidente del Csm Michele Vietti, caratterizzeranno i dibattiti di mercoledì 24, mentre il giorno dopo discuteranno di federalismo il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli; il sindaco di Roma, Gianni Alemanno; e quello di Torino, Piero Fassino. Venerdì 26 è invece atteso a Rimini il ministro dell’Interno Roberto Maroni, che insieme al sindaco di Bari, Michele Emiliano, parteciperà al dibattito "Mare nostrum". Nel pomeriggio invece incontro su "La sfida del Nord Africa: conciliare stabilità e diritti", con l’intervento del ministro degli Esteri Franco Frattini e del segretario generale della Lega Araba Nabil El-Arabi.

Conclusione nella mattinata di sabato con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che parlerà del futuro dell’Europa con il vicepresidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella,e il capo della delegazione del Pdl a Strasburgo, Mario Mauro. 

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