Se il lusso è un’opera d’arte Lo status symbol in mostra

Riflettori sul lusso, un’aspirazione che in quest’epoca potrebbe apparire quantomeno velleitaria e che invece proprio in tempi di crisi invita a sognare, soprattutto se a fare da modello sono le grandi icone che hanno segnato il brand italiano nel campo della moda, dell’arte e del design. A celebrare «sua maestà», una mostra inaugurata in questi giorni negli spazi della Triennale a cura dell’architetto Italo Rota, in occasione dei 25 anni della casa editrice Class. Un’esposizione che per la prima volta racconta la storia e l’evoluzione del concetto di lusso in un excursus trasversale tra date, marchi, oggetti ed eventi. Protagonisti i personaggi, le aziende e i prodotti che hanno scandito la nascita e l’evoluzione di questi settori e che offrono suggestioni e materiali alla creatività di Rota. «C25 Options of Luxury», questo il titolo della mostra, presenta ai visitatori un mix interattivo fra gli oggetti reali e le loro rappresentazioni digitali, realizzato sfruttando al massimo le possibilità offerte dalle più moderne tecnologie. In viale Alemagna sono esposti 250 oggetti e idee delle case più importanti che hanno segnato e rappresentano l’evoluzione del sistema moda, design e lusso nell’ultimo quarto di secolo. L’obbiettivo della mostra è esprimere il concetto di lusso associando oggetti di culto e beni di valore, prodotti dell’eccellenza, alle più moderne tecnologie digitali, creando per i visitatori un’esperienza interattiva unica. Dieci sale dove interagire con le opere esposte per osservarle da nuovi punti di vista, un accostamento fra oggetti reali e le loro rapppresentazioni digitali, in un percorso che consente di contestualizzare ogni singolo oggetto nel corso della storia e di comprenderne l’importanza nell’evoluzione del lusso. «Oggi il lusso si spiega, si progetta, si immagina in nuove dimensioni -spiega Italo Rota - il tempo, lo spazio e la nostra capacità di muoverci: fanno parte di quest’attitudine e non possiamo immaginarle senza un pensiero alla natura, che sarà un altro tema portante della mostra, una delle grandi sorprese insieme al mondo impalpabile del Web».
Tra i brand del made in Italy, la Triennale offre un’ampia sezione della mostra a Costa Crociere, che con le sue navi ha fatto del mare un luogo di esclusività, relax e divertimento. L’armatore italiano è presente in tre installazioni della mostra con modellini della flotta, (come la nave «Favolosa», la più grande nave da crociera italana con più di 6.000 opere d'arte a bordo, suite con Spa interne), spettacolari video e suggestive immagini di itinerari, luoghi e navi, in un mix interattivo tra passato e presente, tra oggetti reali e rappresentazioni digitali. Costa infatti negli anni ha fatto della capacità di guardare oltre e di anticipare i tempi il suo valore guida, diventando un protagonista assoluto del design, dello stile italiano e del lusso per mare, sia accessibile che esclusivo. È in questo decennio che si afferma il concetto di nave come castello galleggiante, luogo di relax e intrattenimento, capace di offrire servizi per tutti i gusti e le fasce di età, dando vita al concetto di lusso accessibile, tutt'ora esistente nelle navi Costa, in affiancamento a quello più esclusivo rappresentato dalle suite affacciate sul mare o dalle Spa.

L’esposizione sottolinea l’ascesa della flotta in chiave estetica: in oltre 60 anni la compagnia ha prestato sempre attenzione agli aspetti architettonici e decorativi delle sue navi, affidandosi ad architetti e artisti internazionali che hanno reso le navi Costa dei gioielli architettonici e delle vere e proprie gallerie d'arte itineranti, con 4.600 opere d'arte originali - firmate anche da celebri artisti come Fernando Botero e Arnaldo Pomodoro - e 56.000 multipli esposti nelle 15 navi che compongono la flotta.
giandomenico.dimarzio@ilgiornale.it