Claudio De Carli
Due notizie su tutte: Malpensa vero e unico hub dItalia per il traffico business, e il futuro incerto che attende tutti i gestori aeroportuali dopo il decreto ministeriale sui requisiti di sistema. In realtà Giuseppe Bencini, presidente e amministratore delegato Sea, durante la presentazione del bilancio 2005 ha detto anche dellaltro ma su questi due punti è stato molto risoluto, cè tornato più volte e ogni sua risposta, anche a domande di altro genere, è finita su questi punti fermi della strategia del gestore aeroportuale degli scali di Linate e Malpensa.
Mentre le slides proiettate su una parete evidenziavano da sole il trionfo della gestione, Bencini evidentemente soddisfatto diceva: «Adesso vi spiego perché Malpensa è un hub e poi anche perché è lunico possibile in Italia per il traffico business». Cifre, dati, percentuali, collegamenti intercontinentali, nuove destinazioni, passeggeri, numero di bagagli smarriti, perfino il problema del tormentato cammino di Sea handling (-48 milioni di euro) si è ridotto ai minimi termini davanti a una serie di risultati che fanno di Malpensa il quinto hub europeo per accessibilità nelle 53 principali destinazioni mondiali, naturalmente davanti a Fiumicino solo sesto: «In realtà - ha annunciato Bencini -, Malpensa sta solo cercando di fornire agli italiani un collegamento con il resto del mondo senza dover passare dagli scali di Londra, Parigi e Francoforte. Sarebbe assolutamente fallimentare lipotesi di trasferire a Fiumicino lhub business perché si scontrerebbe con la realtà. È al Nord che si stacca il 70 per cento dei biglietti business, oltretutto le maggiori destinazioni sono nel Nord America e nel Far East, dove Malpensa gode di una posizione privilegiata».
E Fiumicino? «Cè posto anche per un altro aeroporto e Fiumicino sembra tagliato apposta per un Paese che vive di turismo la cui porta principale dellItalia è proprio Roma». Dopo aver liquidato lo scalo romano per le scampagnate, il presidente regola anche i conti con Alitalia: «Le siamo grati, sta investendo molto su Malpensa e noi labbiamo supportata con lhangar. Del resto il traffico è qui, Malpensa è una realtà che vola. Alitalia invece rischia di non volare più se incentrerà la sua politica su Fiumicino».
Un presidente in gran forma che con Alitalia non ha ancora chiuso i conti: «Il decreto sui requisiti di sistema è noto anche come decreto Salva-Alitalia. Grazie a questo intervento nel prossimo anno il nostro utile sarà dimezzato. In verità non è possibile stimare limpatto con esattezza perchè mancano i decreti attuativi, ma il traffico di Malpensa continuerà a crescere mentre non sarà così per i suoi utili. Peraltro questo decreto è stato disegnato per Alitalia ma ne beneficiano tutte le compagnie».
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