Se provo a far da me un colpo di karate...

Lo Henan - che letteralmente significa «a sud del fiume Giallo» - è una popolosa provincia nel cuore della Cina, tradizionalmente considerata come la culla della civiltà cinese. Qui sorge Chenjiagou, un piccolo villaggio rurale di non più di tremila anime per le quali il taijiquan (l’arte marziale da noi più conosciuta come TaiChi) è diventato innanzitutto uno stile di vita: dai quattro anni in su i bambini iniziano a studiarne i movimenti fondamentali e girando per le strade di fango del villaggio, all'alba o a sera inoltrata, non è raro incontrare anziani che praticano l’antichissima arte marziale, caratterizzata da movimenti rapidi e lenti combinati insieme con salti e passi pesanti.
Cartolina di una cultura distante mille miglia dal caos, dal traffico e dallo stress milanese.
Una realtà dalle atmosfere magiche che potrà essere ammirata e accarezzata domani al DatchForum di Assago in occasione della terza edizione del «Martial arts day», il gala internazionale delle arti marziali. Durante l’intera giornata, infatti, sarà possibile assistere e prendere parte a gare, seminari e allenamenti di judo, karate, kung fu, kickboxing e di altre numerose specialità i cui nomi somigliano molto più a degli scioglilingua: haidong gumdo, jiu jitsu e vovinam viet vo da, solo per rendere l’idea.
Ma il momento «clou» della giornata, sarà a partire dalle ore 20 quando sul palco del DatchForum saliranno i più importanti interpreti internazionali delle arti marziali: da Girolamo Giovinazzo - judoka plurimedagliato olimpico ad Atlanta e a Sydney - alla nazionale italiana di Karate, dal monaco Duwei del monastero di Shaolin - che incanterà il pubblico facendo volteggiare il proprio bastone - al maestro Li Rong Mei in un’esibizione di taiji.
Discipline che sono innanzitutto filosofia, come il judo: una sport per la formazione dell'individuo nel senso morale e caratteriale. Qui si cerca infatti di spiegare che per vincere una forza non è necessario opporsi e creare resistenza, ma sfruttarla a proprio vantaggio, così come vuole un vecchio adagio orientale che racconta come sotto il peso della neve i rami del salice si flettono in modo da poterla scaricare a terra e riprendere cosi la posizione naturale, al contrario della «robusta» quercia che finisce invece per spezzarsi.
Il tema dell'assecondare la forza nemica è, infatti, fondamentale nella cultura del guerriero samurai.


Ma c’è anche chi ha elaborato le più antiche tecniche di diverse arti marziali per adattarle al complesso linguaggio cinematografico: il «D-Unit» - penultima esibizione in programma - è infatti il primo team italiano di arti marziali cinematografiche che utilizzando le tecniche di discipline come Kung-Fu tradizionale, Wu-Shu, Karate e Judo elabora vere e proprie coreografie, un mix tra uno show spettacolare e una vera e propria performance sportiva che comprende stunt acrobatici, elementi di acrobatica e coreografie marziali.

Martial Arts Day
DatchForum - Assago
Sabato 1° dicembre
ore 14
da 15 a 50 euro
02.26.14.52.55

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