Milano. Era un Milan frastornato quello che ieri ha fatto ritorno da Palermo con un volo atterrato alle 12.20 a Malpensa. Bocche cucite. Solo Clarence Seedorf si è fermato a parlare a nome di tutti. «In realtà c'è poco da parlare e tanto da fare», ha chiarito subito l'olandese. «Dicono che non abbiamo reagito da Milan? Ognuno può dire la sua, se i risultati non arrivano tutti hanno ragione. Noi però sappiamo che l'impegno c'è stato: purtroppo nello sport non basta solo quello, ci vogliono i risultati, che sono esattamente la prima cosa che ci manca. Purtroppo abbiamo provato a cambiare qualcosa anche in allenamento per reagire subito, ma in questo periodo tutto ci riesce difficile». La sconfitta evoca lo spettro di Istanbul e Seedorf reagisce: «Non diciamo cose strane. Il capitolo Istanbul è chiuso da un pezzo. Abbiamo avuto sicuramente un inizio di stagione non molto fortunato, poi ci siamo rimessi in carreggiata, ma negli ultimi tempi abbiamo poca costanza nei risultati, tutto lì. In realtà l'anno scorso nei primi 4-5 mesi giocavamo peggio, ma ottenevamo migliori risultati. Dopo la partita di Palermo le motivazioni devono essere ancora più forti, visto che le possibilità di vincere qualcosa sono diminuite.
Dobbiamo far bene in campionato, non solo perché, se non per il primo posto, c'è ancora da lottare per il secondo, ma anche perché facendo bene in campionato possiamo arrivare in buone condizioni in Champions League, che è l'ultimo obiettivo vero che ci rimane».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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