Seicento euro a famiglia per vivere senza ratti

Risalgono il torrente, passeggiano per Marassi e l’allarme topi si allarga fino ai giardini Cavagnaro. Soprastante una fogna a cielo aperto che scarica direttamente nel Bisagno, snche il parco giochi all'uscita di Genova est è meta di continue invasioni di ratti. «Non possiamo stare in pace sedute a chiacchierare - dice Grazia Andaloro, che con le sue amiche si ritrova all'ombra dei pitorsfori - qui è un via vai di topi». Sembra di essere in una «favela» del Sud America, ma in realtà siamo solamente nel quartiere di Staglieno. I caseggiati di via Olivieri, via Revello e salita Crosetta, sono ancora sprovvisti di una adeguata fognatura e scaricano nel greto del torrente. Soluzione? Per averla il Comune ha detto agli abitanti che devono pagare 600 euro a nucleo famigliare. E, l'aria è irrespirabile. Causa un piccolo rigangolo d'acqua che raccoglie tutte le acque reflue dei palazzi collinari e le convoglia direttamente nel Bisagno. Liquami allo stato puro che, debordando, impregnano i muri di contenimento, invadono il manto stradale e, allagano alcuni appartamenti posti al piano terreno di via Vecchia. «Ma - secondo Mimmo Morabito, consigliere di Alleanza Nazionale della IV circoscrizione Valbisagno - nessun esponente della Asl, benché chiamati a monitorare la situazione, è mai venuto sul posto». «Qui non riusciamo a respirare dalla puzza - dice Giuseppe Bisso, che ha la rivendita di giornali in via Bobbio, proprio in prossimità dello sbocco della fogna - In più, è successo più volte, che abbiamo trovato nell'edicola, o hanno fatto capolino, dei topi di considerevoli dimensioni».


«Abbiamo richiesto più volte l'intervento del Comune - racconta Maurizio Uremassi, consigliere di Forza Italia della IV circoscrizione Valbisagno - anche con assemblee pubbliche. Ma le uniche risposte che abbiamo ottenuto sono state che il Comune passa tutto all'Amga e non tira fuori un euro». La risposta dei cittadini inferociti è stata ovviamente un coro di no.

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