Un campanello dallarme per lurbanistica. Lo fa risuonare lassociazione dei proprietari dimmobili, Assoedilizia, dopo la sentenza del Tar Lazio che ha annullato il meccanismo della perequazione inserito nel Piano regolatore del Comune di Roma. Un precedente che, secondo Assoedilizia, potrebbe pregiudicare in teoria anche lanalogo meccanismo del Piano di governo del territorio di Milano: «Non facciamo il tifo per i problemi - premette il presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici - ma il Comune dovrebbe tener presente questa vicenda per evitare che si aprano dei contenziosi».
Il meccanismo della perequazione consiste in una sorta di scambio fra volumi edificatori di diverse aree. In pratica consente di spostare volumi da una parte allaltra: quelli che restano inutilizzati in unarea che si vuole riqualificare e «non consumare» vengono utilizzati in una zona che invece è destinata a infrastrutture e crescita urbana. Anche a Roma è stato utilizzato un meccanismo di perequazione. «È diverso - ammettono da Assoedilizia - ed è diverso anche il quadro normativo, visto che la Lombardia ha una sua legge. Però il principio è quello, e visto che la sentenza del Tar si basa proprio sulla difformità rispetto ai principi dellordinamento diciamo che il pericolo cè».
«Le due perequazioni non sono neanche lontanamente parenti», dice lassessore comunale allUrbanistica Carlo Masseroli, escludendo problemi.
Sentenza del Tar. E per Assoedilizia il Pgt è a rischio
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