«Senza finanziamenti adeguati rischiamo di chiudere». Il grido di aiuto arriva dalla Casa delle donne maltrattate, associazione di volontariato che dal 1986 offre assistenza alle vittime di violenze e abusi. Le istituzioni competenti contribuiscono solo in minima parte (mediamente per poco più del 50%) alle attività del centro, inoltre non è ancora certa lentità dei fondi per il 2007. «Per fortuna qualcosa si sta muovendo dice il presidente Marisa Guarneri -, lassessorato comunale ai Servizi sociali ha garantito, nel bilancio, un capitolo di spesa per questi problemi. Ancora però non conosciamo destinazione e misura dei finanziamenti». Dal giorno della fondazione, la Casa ha seguito più di 17mila donne in difficoltà, accogliendo, nei suoi quattro alloggi a indirizzo segreto, 320 persone, fra adulti e minori. Solo nel corso del 2006, lassociazione ha offerto assistenza a 724 donne che si sono rivolte al centralino, 127 delle quali sono state affidate ai servizi sociali. Il 35% delle persone accolte ha denunciato maltrattamenti fisici e psicologici. «Nonostante i nostri sforzi continua il presidente - solo poco più della metà di queste donne ha usufruito di contributi pubblici. Gran parte degli sforzi sono stati sostenuti dalla nostra associazione e dai privati. Dal 2002 a oggi abbiamo speso 37.363 euro». Eppure gli ultimi dati dellIstat parlano chiaro: gli abusi sulle donne sono in aumento.
In tutta Italia sono 6 milioni 743mila le donne vittime di violenza negli ultimi 12 mesi. «Il quadro è preoccupante conclude Guarneri -, ci auguriamo che la Regione vari una legge che riconosca i 13 centri di assistenza presenti in Lombardia».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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