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«Senza idee, né ritmo né determinazione»

Milano. Aria di tempesta nel dopopartita rossonero. Per più di mezz’ora tutti chiusi nello spogliatoio con Galliani e Ancelotti che, quando si sono chiusi la porta alle spalle lanciavano fuoco e fiamme dagli occhi. Quando esce, il vicepresidente vicario, non apre bocca. Lo fa Ancelotti e non è tenero: «Hanno giocato tutti male - dice -. Stavamo crescendo lentamente ma contro il Lilla c’è stata una ricaduta pesante, per fortuna, ed è proprio l’unica consolazione, senza conseguenze sulla classifica del nostro girone. La squadra ha avuto poche idee, poca lucidità, poca determinazione, poco ritmo».
E a chi gli chiede cosa si possa fare per ridare un po’ di vitalità e di voglia a questo Milan, Ancelotti risponde: «Dobbiamo trovare la forza e la determinazione per fare risultati positivi da qui al Natale, al di là del gioco che latita per la nostra poca brillantezza e la nostra scarsa lucidità. E poi dovremo sfruttare il lungo periodo di vacanza per recuperare energie fisiche e mentali». E con questa atmosfera stride il commento di un Kaladze che minimizza: «Non bisogna preoccuparsi: è stata una brutta partita, non è bello perdere a San Siro ma eravamo già promossi, la gara non contava.

Dobbiamo dimenticare in fretta».

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