Sequestrato negli Usa un quadro di Brera: «Quel dipinto è rubato»

È finito sotto sequestro cautelativo negli Stati Uniti il «Cristo portacroce trascinato da un manigoldo» del Romanino che la Pinacoteca di Brera aveva prestato a marzo al Mary Brogan Museum of Arts and Sciences della Florida. A rivendicare il possesso del dipinto sono gli eredi di una famiglia ebraica italiana, fuggita nel 1940 dalla Francia invasa dai nazisti. «Non posso farci nulla, a parte chiedermi come mai la Pinacoteca abbia fatto attraversare l’Oceano a un dipinto dalla discutibile storia», ha commentato il direttore del Broga, Chucha Barber, citato dal quotidiano locale «Orlando Sentinel».
Il quadro, assicurato per 2,5 milioni di dollari, è ora in custodia presso i funzionari del Dipartimento della sicurezza nazionale, in attesa che venga stabilito chi è il legittimo proprietario. Stando all’ufficio del procuratore federale, è appartenuto a varie famiglie europee fino al 1914, quando venne acquistato da Federico Gentili di Giuseppe, un ricco ebreo che viveva a Parigi e che è morto nell’aprile del 1940, un mese prima che la Francia venisse invasa.

I suoi eredi fuggirono da Parigi, senza poter portare via diversi dipinti che vennero messi all’asta dal governo di Vichy che impedì alla famiglia di reclamarne la proprietà nel 1941.
Dipinto nel 1538 dal bresciano Girolamo di Romano, detto il Romanino, vissuto tra il 1484 e il 1566, il «Cristo» fu acquistato dalla Pinacoteca di Brera nel 1998 per essere poi esposto nella sala XIV.

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