Sequestri e multe per cacciare i rom ribelli

Regola numero uno, chi sgarra paga. Come? Con il sequestro della roulotte. Confisca del caravan parcheggiato nelle favelas abusive spalmate su Milano. Requisizione del camper da parte dei ghisa in forza di un’ordinanza del 1987 firmata dall’allora sindaco Paolo Pillitteri. «Soluzione che applicheremo con rigore in tutti gli insediamenti abusivi e con l’aggiunta di una multa fino a 500 euro» fa sapere Riccardo De Corato. Ma il vicesindaco aggiunge pure che, su Milano, è previsto «un numero chiuso per i rom»: «Quanti? Duemilacinquecento e non uno di più». Avvertenza che De Corato traduce già per il campo di via Triboniano, dove molotov e barricate degli irregolari non hanno certo impaurito l’amministrazione comunale: «Lì, in via Triboniano non ci può stare un rom in più rispetto a quelli già collocati».


Linea dura nei confronti degli irriducibili che vorrebbero potersi «sistemare» in quell’area pur non possedendo i requisiti: «In Triboniano sono 500 i regolari e per tutti gli altri non c’è spazio. Se volevano un ricovero, come chiunque, (...)

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