Serata anni ’80 per l’ex naufrago Den Harrow

Dall’Honduras come naufrago d’eccellenza sull’Isola più famosa della tv alle notti «amarcord» del litorale romano. Classe ’62, gilet attillato, vistoso cinturone in vita, Stefano Zandri in arte Den Harrow è sbarcato da vera guest star sulla pista del «Vintage club» all’Infernetto. Archiviate le sfuriate con i compagni d’avventura, archiviati pure gli accorati appelli in diretta tv rivolti all’amata compagna, il biondo fusto nato a Varese, approdato ad appena vent’anni nel panorama musicale, ha cancellato un quarto di secolo e s’è calato in pieno clima anni ’80. Con la sua carrellata di brani «d’epoca» è comparso venerdì notte in mezzo alla pista gremita di giovani curiosi di guardare in faccia il naufrago che nel reality Rai alternava ostentazioni di possenza fisica, «furti» di cestini pieni di cibo e dilemmi strappacuore con gli occhi rossi fissi nella telecamera: «Amore, vuoi che vinco perché stai meglio senza di me?» Ma mister Zandri ha lasciato da parte i refrain «isolani», e via con la musica ritmata, i balli ostentati della disco di fine secolo, l’abbigliamento un po’ kitch a esaltare le ore trascorse in palestra.

Perché Den Harrow è anche questo, e pazienza se qualcuno prima del ciak onduregno l’aveva dimenticato. Come forse qualcuno aveva dimenticato Sandy Marton, altra icona delle generazioni discomusic ’80, ricomparsa a dicembre al Vintage, locale cult per nostalgici e non solo.

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