«Servizi, verde e infrastrutture Ci serve la strategia per il 2030»

Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil. Lei sostiene che il Pgt deve essere approvato al più presto. Perché?
«Credo che Milano abbia bisogno di una strategia da qui al 2030, e il Pgt la contiene e la definisce, anche con meccanismo innovativi come la perequazione. La priorità è rendere la città più competitiva e attrattiva».
Quali elementi devono caratterizzarlo?
«Il documento di basa su un’infrastrutturazione della città molto forte, che si realizza attraverso le nuove linee metropolitane, in parte interrate e in parte in superficie, e una circle-line ferroviaria».
E le criticità?
«Restano due dubbi forti: le risorse e i tempi. E come questa grande maglia di infrastrutture per la città potrà connettersi con le linee esterne, i collegamenti con l’hinterland e il resto della provincia. Due temi forti a cui deve essere data una risposta. Oggi i pendolari che si riversano ogni giorno nel capoluogo sono pari agli abitanti di Bologna, è un tema che va affrontato».
Lei rappresenta il mondo delle imprese costruttrici. Tra le obiezioni spesso c’è la paura che il Pgt favorisca il mattone e cancelli il verde.
«Intanto, vorrei sottolineare che già oggi il rapporto tra verde e abitanti è piuttosto alto. E il Pgt lo difende. La grande novità del piano sta nel fatto che nei quartieri di futura realizzazione i servizi (dagli asili ai giardini) verranno realizzati e gestiti dagli operatori, si coniugano bene interessi pubblici e privati».


E non c’è il rischio che si costruiscano bei quartieri ma inaccessibili per i costi?
«Al contrario, con il meccanismo dei premi volumetrici per chi realizza housing sociale ci saranno case più accessibili sul mercato».

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