«Servono agenti, il governo ci ha traditi»

Ventisette denunce per violenza sessuale solo a gennaio. Il 2008 è cominciato all’insegna di un boom di episodi.
Massimo Ponzoni, assessore regionale alla Sicurezza, cosa sta succedendo a Milano?
L’allarme è cominciato lo scorso agosto. Già da allora avevamo incontrato più volte il prefetto e organizzato un Tavolo Milano sulla sicurezza. Il governo non ha, però, risposto in modo adeguato. E gli agenti che avevamo chiesto non sono arrivati.
Perché la Lombardia è così esposta?
Per via dei grandi flussi migratori. Ai quali non è corrisposta una politica della sicurezza adeguata. Ci sono pochi agenti, poche pattuglie. I cittadini hanno paura mentre i delinquenti vanno in giro tranquilli.
Come avete cercato di compensare le carenze del governo?
Con 90 milioni di euro stanziati dalla Regione dal 2000 a oggi per finanziare videosorveglianza, mezzi per le forze dell’ordine, costruzione di sale operative e ristrutturazione di caserme. E con oltre novemila agenti di polizia locale attivi sulterritorio.
La Lombardia è stata la prima regione italiana a introdurre una legge sulla sicurezza...
Infatti, grazie a questa norma sono stati previsti i patti locali per la sicurezza. E per il 2008 intendiamo fare ancora di più.


Gli stupri commessi da immigrati costano moltissimo alla collettività...
Se calcolassimo la spesa totale ci renderemmo conto che con quei soldi avremmo potuto assumere moltissimi agenti. E tantissime donne non avrebbero ancora paura di prendere il tram alle sette di pomeriggio.

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