Maggiore sicurezza in città, ma anche abolizione dellIci sulla prima casa e detassazione degli straordinari e della tredicesima: sono queste le priorità «prioritarie» espresse dagli oltre 70mila liguri che tra sabato e domenica si sono presentati ai 110 gazebo allestiti nella regione dal Popolo della libertà. «Un successo di affluenza e proposte che va oltre le previsioni» commentano allindomani Sandro Biasotti, Gianfranco Gadolla e Luigi Morgillo, di fronte ai dati che parlano di una media di 6-700 persone per gazebo, con punte di duemila a Sanremo. Allinsegna della promessa «Scegli la priorità del programma», il Pdl si è rivolto direttamente ai cittadini. «E la Liguria ha risposto subito - sottolinea ancora Morgillo - fornendo un panorama sostanzialmente omogeneo nelle varie province». Tre le schede proposte, una per i temi della sicurezza, una per la famiglia e una per i temi dello sviluppo e del lavoro. Molti, comunque, anche coloro che hanno votato attraverso Internet (si può continuare a farlo nei prossimi giorni), mentre fra i temi «suggeriti» a corredo ci sono stati laumento delle pensioni per gli anziani, il miglioramento della sanità, una giustizia più rapida e maggiore attenzione per il sociale e la famiglia.
Per Imperia, Savona e Genova molto importante anche il tema del completamento delle grandi opere infrastrutturali, mentre a La Spezia lo sviluppo e il lavoro rappresentano unurgenza molto sentita. Cinquecento i volontari che hanno collaborato alla riuscita delliniziativa. «Ai gazebo sono venuti molti giovani - aggiunge Gadolla -, e molte famiglie, oltre a artigiani e commercianti, segno che la democrazia diretta chiesta dal Pdl hanno avuto un immediato riscontro un po in tutte le categorie di cittadini». Il materiale raccolto in Liguria andrà a integrare le analoghe iniziative realizzate nel resto del Paese.
A Roma intanto proseguono le riunioni per mettere a punto le liste elettorali che però verranno completate - confermano allunisono Biasotti, Morgillo e Gadolla - solo domenica prossima (mentre il Pd ha bruciato le tappe e il centrodestra, rendendo noti ieri i nomi degli 8 per Palazzo Madama e dei 17 per Montecitorio). Le indicazioni partite dalla nostra regione fanno riferimento, nella grande maggioranza, a esponenti liguri di An, Forza Italia, Lista Biasotti e partiti collegati, «a differenza delle liste del Partito democratico che sono caratterizzate dalla presenza di numerosi candidati paracadutati da altre regioni».
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