Le sfide future: innovazione e risparmio energetico

Masseroli: «Far ripartire il mercato dell’affitto e dell’edilizia convenzionata»

«Far ripartire il mercato dell’affitto e dell’edilizia convenzionata». Parola di Carlo Masseroli, che Gianni Verga completa: «Servono insediamenti a costo energetico zero e il Comune sta facendo in modo che il patrimonio dell’amministrazione venga trasformato». Certezze assessorili cui s’aggiungono quelle di Massimiliano Orsatti - «è importante avere cura della specificità territoriale nelle opere di riqualificazione che avvengono sul territorio» - e di Luigi Rossi Bernardi - «Palazzo Marino ha indivuato nel campo dell’innovazione la priorità fondamentale».
Note sul futuro nello sviluppo del Territorio che sono state il Leitmotiv del convegno «Innovare per competere». Dibattito sul futuro di Milano, la sua innovazione e architettura, le costruzioni edili e il risparmio energetico mentre nei saloni della Fiera di Rho-Pero si apre il «Build Up Expo» ovvero il salone dell’architettura e delle costruzioni che equivale a una «finestra globale sul nuovo modo di progettare l’ambiente costruito».
Appuntamento che, spiega l’amministratore delegato di Fiera Milano Claudio Artusi, catalizza l’attenzione internazionale su 80mila metri quadrati. E non è un dettaglio che l’appuntamento (dal 6 al 10 febbraio) si svolga proprio nella Milano versione global city: «Ruolo che può mantenere agendo su una pluralità di fattori, attirando a sè ulteriori risorse, non solo in termini economici ma di cervelli, tecnologia e fruizione della città». Avvertenza siglata da Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio, che gli assessori Masseroli, Verga e Orsatti traducono concretamente «nella sfida di Milano».
E se per il responsabile comunale allo Sviluppo del territorio Masseroli «una delle cose più importanti nei progetti è la riqualificazione dei territori degradati», l’assessore al Demanio Verga invita «a coniugare i temi della trasformazione con quelli dell’architettura». Come dire: «La qualità dell’architettura si deve sposare con la qualità della tecnologia e dell’innovazione». Virgolettato, quest’ultimo, che riporta a CityLife e qualcosa come «dieci milioni di metri quadrati interessati dalla trasformazione, che hanno generato investimenti per 23 miliardi di euro e 265mila nuove unità di lavoro».

Esempio della Milano come benchmark dell’innovazione, che l’assessore comunale al Marketing territoriale Orsatti vorrebbe incrementare alla faccia di quella «capacità innovativa che è sottosfruttata». Ragione, spiega, «per crerare una città dei creativi e definire la riconoscibilità dello skyline della città».

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