La sfrattano, lei distrugge gli uffici dell’Aler

Ha danneggiato, nell’ordine: 11 auto rompendo gli specchietti retrovisori e i tergicristalli, poi, una volta fatta irruzione negli uffici, ha rotto nove computer gettandoli a terra, una fotocopiatrice e una calcolatrice.
Responsabile degli atti vandalici è una donna di 31 anni, Letizia D., che ha scelto come bersaglio della sua «protesta» perchè sfrattata per morosità dall’appartamento dove viveva in via Andrea Doria, gli uffici dell’Aler di via Lulli (zona Loreto). Alla fine è stata arrestata dalla polizia.
La donna si era recata all’Aler per reclamare, a suo dire, contro lo sfratto esecutivo eseguito martedì dal suo appartamento. «Mi hanno chiuso casa mentre ero fuori» ha detto la donna a uno spaventatissimo funzionario che era in compagnia di due impiegate, altrettanto terrorizzate dal comportamento violento della donna che si era recata lì con i due figli, uno di sette l’altro di dieci anni.


I poliziotti, avvertiti dal personale dell’Aler, hanno tentato di convincere la donna a calmarsi, ma invano: sono stati costretti ad arrestarla per danneggiamento e resistenza.
I bambini della donna sono stati affidati dalle autorità alla nonna materna, mentre l’assessorato ai Servizi sociali di Palazzo Marino si sta occupando del caso.

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