Cultura e Spettacoli

Sgarbi: "Bastava leggere le note"

"Errore non del tutto veniale, bastava leggere le note", commenta il critico dell'arte. "La poesia è dedicata a un compagno di scuola", assicura Maria Luisa Speziani, poetessa e compagna del poeta

Sgarbi: "Bastava leggere le note"

Milano - Per Vittorio Sgarbi i versi sono ambigui,ma l'errore è grave. “E’ una poesia che io conosco bene – dice il critico dell’arte, un po’ sdegnato -. Non è esplicita dal punto di vista della generalità della persone a cui è indirizzata. C’è una profonda declinazione sentimentale. Gli unici elementi che riportano a una identità maschile sono “raminghi” e “o lontano”, ma sono difficili da cogliere”. Troppo poco perché gli studenti, emozionati dalla prova, potessero accorgersene, abbastanza, secondo l’ex assessore, per chi ha deciso di portare questi versi sui banchi di scuola. “I ragazzi possono non essersene accorti, è normale – prosegue Sgarbi -. Io stesso leggendo la poesia non ho mai pensato a chi fosse dedicata e , a orecchio, avrei pensato a una donna. Come non se ne accorgerebbe chi legge il testo senza consultare le note. E’ un errore non del tutto veniale, può capitare leggendo velocemente, ma basta prestare un po’ di attenzione. E’ molto grave che abbiano sbagliato dei tecnici, delle persone che dovrebbero essere esperte. Chi decide i testi degli esami di maturità deve avere un’attenzione superiore, deve conoscere la materia. Sarebbe bastato leggere le note a piè di pagina, probabilmente non l'hanno fatto”. Insomma, un errore di distrazione che ne ha implicato uno d’identità sessuale? “Certo, questo conferma che siamo in un’epoca gay, si confonde anche l’identità fra uomo e donna”.

Poetessa "Ripenso il tuo sorriso è una delle poesie più liriche di Montale, dedicata a un compagno di scuola" assicura Maria Luisa Spaziani, esperta di Montale e animatrice del Premio dedicato al poeta, al quale è stata a lungo legata sentimentalmente. "Non ha nulla a che fare con le donne, non ha agganci politici o sociali.

È un invito a tornare a leggere la poesia nei suoi valori musicali e emotivi" conclude la Spaziani.

Commenti