Sgarbi: «La collezione Terruzzi arriva a Milano»

Tra le sedi possibili Palazzo Dugnani, Palazzo Litta e quello delle poste. È quotata intorno ai 500 milioni di dollari

«La collezione Terruzzi verrà a Milano». A dichiararlo, con l’aria trionfante di chi ha appena vinto una battaglia, è l’assessore alla Cultura di palazzo Marino, Vittorio Sgarbi, che ieri ha fatto visita al finanziere Guido Angelo Terruzzi, nella sua casa di Bordighera. «Sì, sì - commenta sornione - Terruzzi si è mostrato molto disponibile a portare la sua collezione a Milano, forte anche del parere favorevole della famiglia. La moglie Gianna viene spesso, la figlia Fiammetta, addirittura, studia in città. La famiglia intera insomma, non sentirebbe troppo la mancanza della splendida collezione. Ho coordinato l’operazione - aggiunge Sgarbi - non solo come assessore, ma anche come consulente del ministro per i Beni culturali Francesco Rutelli dopo la bagarre con Venezia». L’anno scorso, infatti, il francese Francois Pinault ha soffiato all’ex «re del nichel» l’acquisto di palazzo Grassi, per cui Terruzzi aveva offerto la bellezza di 28 milioni di euro. La collezione, di straordinario valore economico e artistico, non è mai stata esposta. Proprio per questo, infatti, il 19 agosto Francesco Rutelli ha incontrato «in segreto», grazie alla mediazione di Sgarbi, il finanziere che avrebbe voluto Roma (il Vittoriano o palazzo Venezia) come sede definitiva per la sua collezione. Rutelli è riuscito a «portare a casa» solo una mostra temporanea nella capitale. Ieri Milano ha «soffiato» la collezione all’Urbe.
«Il ministro Rutelli - spiega l’assessore alla Cultura - per riparare allo strappo tra Terruzzi e Venezia, ha assicurato a me e al sindaco Letizia Moratti la piena disponibilità dei patrimoni statali per ospitare la collezione. Palazzo Litta in corso Magenta, proprietà delle Ferrovie, potrebbe essere una sede, oppure il palazzo delle Poste. Per palazzo Dugnani, invece, serve l’ok del sindaco».
La collezione, per un totale di 5mila pezzi e quotata intorno ai 500 milioni di dollari, vanta numerosi quadri del Canaletto, Tiepolo, Bellotto, Jacopo Amigoni e Sebastiano Ricci, Francesco Guardi oltre alla collezione di mobili francesi e italiani del sei-settecento.

«Luogo ideale per la collezione - continua Sgarbi - sarebbe un intero palazzo da arredare come villa Belgioioso di via Palestro o il Poldi Pezzoli. Ecco, un’idea potrebbe essere la villa Reale di Monza. Ovviamente all’ingresso ci andrebbe una delle statue d’oro che raffigurano il Terruzzi mentre guarda il panorama, e che adesso decorano la sua dimora ligure».

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