Sgarbi va a dipingere coi graffitari

Da difensore dei graffiti a graffitaro. Come pensare che Vittorio Sgarbi si possa lasciar scappare l’occasione? Non c’è nulla di certo, visto il clamore che ogni sua iniziativa ultimamente scatena e lo sguardo arcigno del sindaco Letizia Moratti, ma l’appuntamento è per giovedì. Mica al Leoncavallo, nella periferica via Watteau in zona Greco, ma nel cuore della città. In piazza Duomo dove la Rinascente sta organizzando un mega evento per lanciare la campagna di restyling che in sei anni la farà assomigliare ai magazzini Harrod’s di Londra o alle Galeries Lafayette di Parigi. Tremila invitati e concerto di Rachid Taha, la rockstar franco-algerina che promette di far impazzire Milano. Scenografia, ormai questa è la moda, a base di graffiti. Con le vetrine che ricorderanno i muri imbrattati contro cui si sono infrante le crociate dell’ex sindaco Gabriele Albertini e ora rischiano di naufragare anche quelle organizzate dalla Moratti in collaborazione con l’Amsa. Certo, a poco servirà promettere a proprietari e amministratori di condominio puliture promozionali gratuite e speciali patine antivernice, quando il principale testimonial dei writers è ormai l’assessore alla Cultura. Che, la promessa gli è stata strappata sabato pomeriggio nelle adiacenze del Leoncavallo durante la visita del sottosegretario Paolo Naccarato, minaccia di impugnare la bomboletta e contribuire all’happening artistico alla Rinascente.

Un’iniziativa che al momento raccoglie anche l’applauso di Gisella Borioli, uno dei quindici «saggi» che la Moratti ha chiamato a formare il Comitato strategico incaricato di aiutarla a guidare la città e che accanto a Sgarbi annuisce soddisfatta.(...)

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