Questione di giorni e, oplà, non ci saranno più campi nomadi a Chiaravalle. Impegno del prefetto Gian Valerio Lombardi, che sul fronte rom non ha mai abbassato la guardia. E che, ieri, al leghista Matteo Salvini ha garantito lintervento. «Il prefetto mi ha preannunciato lintervento su Chiaravalle, una delle zone più interessate dalla presenza di campi irregolari» racconta il numero uno del Carroccio a Palazzo Marino: «Ma lazione su Chiaravalle non sarà isolata. Lombardi sta per far ripristinare la legalità anche in altre aree».
E, attenzione, secondo Salvini dagli uffici di Palazzo Diotti, sede e simbolo della prefettura, è in arrivo uno stop ai campi rom fissi»: «Lipotesi di non prevedere più campi fissi e stabili sarebbe una vera e propria rivoluzione perché verrebbe meno il principio di stanzialità dei nomadi: per loro ci sarebbero solo aree di transito e, comunque, a Milano cinque e non più di cinque». Cinque aree dove i rom possono soggiornare per un massimo di trenta giorni e con un sistema di sorveglianza. Ma gli uffici di Palazzo Diotti secondo quanto raccontato ai cronisti da Salvini starebbero anche «studiando con il tribunale dei minori le modalità per prevedere lallontanamento dalla città dei bambini sfruttati e costretti allaccattonaggio». Allo studio anche una proposta da sottoporre alla Regione Lombardia di istituire un nucleo dintervento rapido incaricato di demolire le baracche liberare dalle occupazioni abusive, «motivo? i dipendenti di società private che abitualmente intervengono non ce la fanno più a sopportare minacce e insulti da parte dei rom sgomberati». Nucleo dintervento rapido a cui «deve contribuire anche Palazzo Marino» annotano i leghisti che, nei giorni scorsi, hanno raccolto qualcosa come cinquemila firme che reclamano lo sgombero di sette campi nomadi abusivi».
E mentre Salvini preannuncia che martedì mattina nel quartiere di Chiaravalle ci sarà una visita della commissione comunale Sicurezza, spunta una annotazione del vicesindaco Riccardo De Corato sullo sfatto in quel di Chiaravalle: «In quellarea sono previsti interventi di alleggerimento della pressione dei nomadi e in vista di un piano più complessivo si inizia con lallontanamento di un centinaio di persone dellex Jugoslavia, dunque extracomunitari». Iniziativa che saccompagna, nelle desiderata del vicesindaco «alla formulazione di unordinanza che invita i proprietari delle aree della zona di Chiaravalle a chiudere gli accessi e recinzione che nel tempo si sono rotte o sono state vandalizzate», Ripristino indispensabile, «chiederemo a tutti il rispetto», per evitare, come già accaduto, nuove occupazioni.
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