Spettacoli

Shakespeare e le opere "rubate" a Thomas North

Si intitola Thomas North e il sottotitolo spiega benissimo l'ipotesi dell'autore Dennis McCarthy

William Shakespeare
William Shakespeare

Si intitola Thomas North e il sottotitolo spiega benissimo l'ipotesi dell'autore Dennis McCarthy: «The Original Author of Shakespeare's Plays», ovvero «l'autore originale delle opere di Shakespeare». Il che significa che, secondo McCarthy, l'autore vero di Amleto, Otello e La tempesta non sarebbe William Shakespeare, appunto; e McCarthy, che è un ricercatore e ha pubblicato il suo libro su Amazon, ritiene di averlo dimostrato grazie a un «software antiplagio», in grado di riconoscere le frasi «rubate».

McCarthy si dedica all'argomento da una quindicina d'anni, e i risultati dei suoi studi sono già stati ripresi dai media anglosassoni; solo ora, però, ha deciso di mettere la sua tesi nero su bianco, per ridare a Thomas North il ruolo che meriterebbe (stando al software). In effetti, che il Bardo avesse dei debiti (letterari) era cosa già nota agli esperti; ma McCarthy si è preso la briga di identificare migliaia di frasi che si trovano sia nelle opere di Shakespeare, sia in quelle, in prosa, di North, che però sarebbero state scritte antecedentemente - e qui sta il punto critico - rispetto a quelle dell'eterno William. Un conto è supporre che, molto probabilmente, Shakespeare abbia utilizzato la traduzione fatta da North delle Vite di Plutarco per le sue tragedie «romane», come Giulio Cesare o Antonio e Cleopatra; un conto è riscontrare che alcune frasi uniche o rare siano proprio state copiate... che è proprio quello che il software antiplagio sarebbe riuscito a scoprire. E McCarthy avrebbe ritrovato delle prove, a partire da alcuni manoscritti, che attesterebbero che Sir Thomas North avrebbe scritto diverse opere prima di Shakespeare, con cui probabilmente aveva collaborato. Per esempio, l'opera teatrale The True Tragedy of Richard III sarebbe una versione dell'opera originale di North, poi adattata come Riccardo III. McCarthy avrebbe anche individuato dei collegamenti fra la biografia di North e alcune opere come Enrico VIII e Il racconto d'inverno e delle annotazioni su un testo di North che farebbero riferimento a La bisbetica domata e a Macbeth. Tutto questo basta per dire che l'autore dei capolavori di Shakespeare non sia lui, bensì North? Oppure si tratta di Tanto rumore per nulla? Speriamo che gli studiosi, più dei software, abbiano qualcosa da dire sull'argomento..

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