Shopping con Dionne Warwick

Oltre lo shopping c'è anche la musica. Così al McArthur Glen Outlet di Serravalle Scrivia, un'oretta di autostrada da Milano (direzione Genova, naturalmente), vanno in scena per il sesto anno consecutivo le Summer Nights Jazz. Leggi: nove serate consecutive di musica dal vivo, all'aperto e a ingresso gratuito. Il cartellone allestito per l'edizione 2010 dal più grande shop village d'Europa? Davvero niente male, ricco com'è di figure di spicco della scena jazz e dintorni internazionale. A cominciare dalla star della serata inaugurale (ore 21), sabato 7 agosto: l'intramontabile signora del pop-soul americano Dionne Warwick. Il suo nome evoca la straordinaria eleganza del mondo del compositore statunitense Burt Bacharach. Riscoperto lui di recente (complice l'ascesa del fenomeno lounge music), è tornata in auge anche la sua interprete regina, talento quieto, sempre un po' rigida e tutta d'un pezzo finché non apre bocca. Si capisce che per Warwick, 70 anni, cantare è ancora una sorta di missione laica: non si è mai staccata con la testa dal gospel giovanile. Al festival di Serravalle, che ha raddoppiato negli anni il pubblico passando da 200mila a oltre 400 mila presenze, rileggerà il suo repertorio classico (cioè, le canzoni che tutti conoscono e che l'hanno reso famosa, da Don't make me over del 1962, primo successo con Bacharach, fino a That's what friends are for che ha cantato con Elton John, Gladys Knight e Steve Wonder), affiancata dagli archi dell'Orchestra Classica di Alessandria. Meritano una menzione speciale anche gli show del redivivo Toquinho (mercoledì 11), di Phil Woods con la Big Borgo Band (giovedì 12) e del World Saxophone Quartet (la domenica di Ferragosto). Dalla bossanova ai grandi della musica brasiliana (Vinicius De Moraes, col quale ha scritto oltre 120 canzoni) fino alle collaborazioni con Ornella Vanoni: ogni concerto di Toquinho, ospite anche del Festival LatinoAmericando di Assago domenica 8, intreccia saudade e riferimenti all'Italia, il Paese che lo ha accolto come se fosse uno di casa. Nonostante gli anni (è sempre più vicino alle 80 candeline) e l'efisema polmonare, il vecchio leone del Massachussetts Phil Woods, universalmente considerato il maggior sax contralto subito dopo Charlie Parker, dimostra invece di possedere ancora insospettate energie e tantissima voglia di suonare jazz, «la più straordinaria forma musicale che lega libertà e responsabilità» per dirla con le sue parole. Il concerto conclusivo della rassegna di Serravalle è infine garanzia di un tuffo eccitante nel jazz più sperimentale degli anni ’70: a una trentina d'anni dalla prima volta si ritrovano infatti due gruppi tra i più singolari della scena newyorkese, il poker di soli sax World Saxophone Quartet e l'ensemble di percussioni M'Boom, fondato dal compianto Max Roach, il primo a far suonare la batteria come una fonte di melodia, oltre che macchina ritmica.

Completano il programma la vocalist Adrienne West con il quartetto del pianista Dado Moroni Quartet (domenica 8); l'Adventures Trio formato da Aldo Romano alle batterie, Alessio Menconi alla chitarra e Luca Mannutza all'organo Hammond (lunedì 9); la cantante Helga Plankensteiner e il vibrafonista Mike Mainieri (martedì 10); Dino Piana e Renato Sellani con il Lorenzo Minguzzi Trio (venerdì 13); e il Racing Jazz Quintet e il Trio Gitan con l'omaggio a Django Reinhart (sabato 14).

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