Dunque, Francesca Corso, dalle diciassette di ieri, non rappresenta più nella giunta di via Vivaio il partito di Oliviero Diliberto. E, quindi, come giustamente sostenuto da Guerra «la sua posizione politica è strettamente, unicamente personale». Ma linquilino di Palazzo Isimbardi fa finta di niente e per evitare lufficializzazione della crisi sceglie di «riconfermare la piena fiducia nellassessore Corso». Decisione che «apre comunque formalmente una crisi di cui, da parecchi giorni, erano giunti gravi e inequivocabili segnali» chiosa Bruno Dapei, capogruppo di Forza Italia. Come dire: anche se Penati non lo mette nero su bianco, in Provincia si è aperta una crisi che sarà ricomposta solo dopo un vertice tra il presidente della Provincia e quel che resta della sua maggioranza, con tanto di intervento politico del segretario provinciale del Pdci, Giampiero Magni.
«È la stessa Corso a spiegare che lei non rappresenta più il suo partito in giunta e, quindi, è evidente che il Pdci deve ripresentare un assessore» chiosa Gianfranco De Nicola, capogruppo di An.
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