Si butta dal settimo piano per amore: salvo

«Questo è stato un periodo difficile per lui, era spesso triste, in preda allo sconforto, ma non avremmo mai creduto che potesse compiere un simile gesto, che potesse buttarsi dal balcone. Mio figlio è un ragazzo tranquillo, posato, perbene, mica uno da colpi di testa...Il suo comportamento ci ha colti di sorpresa, siamo esterrefatti. Un giovane di appena 25 anni che si butta dal balcone perché si è lasciato con la sua ragazza o si è lasciato? Beh...Mi sembra di parlare di un altro, non di mio figlio. Che, infatti, non ha lasciato messaggi per spiegare il suo gesto: sarà stato un momento di disperazione, cosa vuole che le dica?».
La donna sulla cinquantina ha lo sguardo pensoso delle madri preoccupate e continua a guardare verso un balcone del settimo piano come se dovesse trovarci una spiegazione. Palazzoni alti in mezzo al verde qui in via De Pretis, ai margini della periferia sud di Milano, in zona Barona. Un freddo cane ieri mattina. Ma domenica c’era il sole. E la temperatura molto clemente non era quella che ci si aspetta possa fare da sfondo a un tentato suicidio. M.C., 25 anni, non la pensava così o, perlomeno, non si è certo fatto distrarre dalla bella giornata e ha cercato di togliersi la vita. Si è lanciato dal balcone di casa, al settimo piano di uno di questi condomini bianchi. E lo ha fatto perché soffriva in maniera insopportabile dopo che si era lasciato con la sua ragazza da qualche giorno. Una relazione di cui la madre dice di non essere mai stata a conoscenza.
«Sì, era in casa con me e il mio convivente - continua la donna - All’improvviso è andato nell’altra stanza, in cucina, ha aperto la finestra, ha scavalcato il parapetto del balcone e si è lanciato nel cortile interno. Sentendo dei rumori ci siamo precipitati nell’altra stanza. E quando abbiamo visto la finestra aperta abbiamo capito subito...Io ero fuori di me, ho cominciato a gridare, s’immagini come potevo sentirmi. Il mio compagno, invece, ha avuto il coraggio di guardare di sotto. E ha visto mio figlio là, riverso a terra sull’erba del terrazzo che sovrasta lo stabile. Credo sia stato proprio quello strato d’erba a salvargli la vita».
È proprio il caso di dire che Lassù (oltre che qui), qualcuno, quel ragazzo deve amarlo davvero. M.C.

, infatti, è ancora vivo. È ricoverato in prognosi riservata al Fatebenefratelli, dove però i medici sono quasi certi che ce la farà. Sua madre? Anche lei è finita al Fatebenefratelli, in stato di choc. Ma ora si è ripresa. E lo aspetta a casa.

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