di Leonardo Calabrese*
Cari lettori con questo articolo inizia la mia collaborazione con il Giornale che mi porterà a scrivere di argomenti che riguardano l'odontoiatria e problemi di patologie della bocca e della faccia. Iniziamo quindi con il primo articolo che tratta di una problematica che riguarda milioni di persone in tutto il mondo, le Osas, ovvero la sindrome dell'apnea ostruttiva durante il sonno.
È importante fare una netta distinzione tra la dispnea notturna, intesa come disturbo respiratorio caratterizzato da un'alterazione della ventilazione, l'apnea definita in base alla cessazione del flusso di aria, a livello del naso o della bocca per almeno 10 secondi e l'ipopnea (nota come Osas), caratterizzata da una riduzione del flusso d'aria del 30-50% per almeno 10 secondi, tale da determinare una desaturazione arteriosa di ossigeno del 2-4%. Sono diversi i fattori che facilitano l'insorgenza di dispnee associate esclusivamente al sonno come, ad esempio, neoplasie delle vie aeree superiori, situazioni di ostruzione nasale (poliposi, deviazione settale, ipertrofia adenoidea), ipertrofie tonsillari, dismorfismi craniofacciali, malformazioni anatomiche della mandibola o del faringe, casi di macroglossia (compreso l'ingrossamento della lingua che osserviamo nei bambini Down) alterazioni dimensionali del mascellare superiore, diminuzione dello spazio intermascellare e retro posizionamento linguale.
Sia per il paziente adulto, come per il paziente in crescita, si rivela molto importante l'utilizzo di apparecchi ortodontici progettati per avanzare la mandibola, spostare anteriormente la lingua durante il sonno, espandere il palato.
Dove anche ci fossero altre problematiche si potrà procedere con interventi chirurgici finalizzati a spostare la mascella e la mandibola, migliorare la respirazione nasale, a ridurre il velo pendulo e l'ugola per migliorare la respirazione.
Il dimagrimento è importante in tutti i soggetti in sovrappeso. Lo è anche l'eliminazione dell'alcol la sera, soprattutto se associato a ipnotici e sedativi. Si può anche aggiungere agli apparecchi ortodontici, la somministrazione di ossigeno attraverso piccole mascherine al fine di aiutare il soggetto nella respirazione spontanea. Ricordiamo che tale patologia è riscontrata da chi ci vive accanto, perché costoro possono evidenziare il nostro disagio manifestato con fortissimo russamento e momenti di blocco del respiro.
*Professore Direttore Chirurgia Orale e Maxillofacciale
Università Tor Vergata Roma,
Direttore scientifico Vitaldent
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.