Un bimbo di 6 anni è morto e la giovane madre è in fin di vita, a causa delle esalazioni di monossido di carbonio, sprigionate da un braciere rimasto acceso tutta la notte. Tragedia nei vicoli di Napoli, alla Salita Sanità, nell'omonimo rione, situato nel cuore della città antica. La piccola vittima era di origine capoverdiana: stava dormendo accanto alla madre, quando è passato dal sonno alla morte. Probabilmente, la morte risale al giorno precedente la scoperta del cadavere, avvenuta ieri mattina, intorno alle ore 11.
Sono state due sorelle della donna, che vive all'interno di un «basso», a dare l'allarme ai vigili del fuoco. Quando i pompieri sono arrivati, hanno dovuto sfondare la porta d'ingresso: all'interno dell'abitazione un odore nauseabondo. Nel letto matrimoniale, giaceva senza vita Elvis Junior mentre la mamma, Manuela Fortes Rodrigues, 40 anni, respirava ancora. Poco distante, il braciere acceso. Un'ambulanza ha portato la donna all'ospedale San Gennaro ma, la sua vita è appesa a un filo.
Da due settimane la famiglia di Manuela, immigrata regolare, ragazza madre (messa incinta da un marocchino, che poi l'aveva abbandonata), viveva senza energia elettrica, staccata dall'Enel, probabilmente, per morosità anche se, pare, che la bolletta non sia mai stata recapitata alla donna. Proprio per vincere il freddo improvviso calato su Napoli, la donna, aveva acceso per la notte, un braciere a carbonella che si è poi rivelato una trappola mortale.
La scuola che Elvis frequentava, lo ricorda con commozione.
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