Si stringe il cerchio sugli italiani residenti nei paradisi fiscali

Prosegue l’indagine dell’Agenzia delle entrate su connazionali che avrebbero evaso il fisco, nascondendo capitali all’estero o grazie a residenze più o meno di comodo nei tanti paradisi fiscali sparsi per il globo. I riflettori sono puntati su 170mila italiani che avrebbero nascosto attività e redditi oltreconfine e su altri 30mila che nei paradisi fiscali hanno stabilito la propria residenza, eludendo in maniera pressoché completa il pagamento delle tassi in Italia. Soprattutto vip, persone di spettacolo, sportivi, imprenditori e finanzieri.
Per quel che riguarda una fetta consistente di questi 30mila, gli accertamenti non si allontanano dai confini nazionali. Otre 8mila di questi hanno spostato la residenza a San Marino e 4.500 poco lontano, a Monte Carlo. Sempre in Europa un bel plotone di italiani - oltre mille - ha scelto il Liechtenstein, ma le attenzioni degli 007 del fisco si concentrano anche tra Andorra e Gibilterra, dove risultano oltre 300 connazionali. Più complessa la questione della Svizzera: sia perché il Paese appartiene alla cosiddetta «lista grigia», ovvero non è stato riconosciuto a tutti gli effetti come paradiso fiscale (insieme ad Austria, Lussemburgo, Austria e Belgio), sia perché non è immediato distinguere tra i tanti che - a diversi livelli - lavorano nella Confederazione. Stesso discorso per la Gran Bretagna, il cui regime agevolato per gli stranieri crea zone d’ombra. Gli italiani oltremanica sono tantissimi, molti dei quali con occupazioni non sospette e per ora l’attenzione si concentra sui residenti nelle isole «off shore» della Manica, come Jersey e Guernsey. Fuori dall’Europa, l’imbarazzo della scelta. C’è molto da indagare in particolare in America latina, dove le residenze di comodo potrebbero arrivare quasi a quota 7mila, tra Panama, Costa Rica, Ecuador e soprattutto Uruguay. Senza dimenticare l’ampia «galassia» delle isole atlantiche e caraibiche: 2mila gli italiani residenti da quelle parti, di cui la metà nelle Bermude.
Superano abbondantemente quota 2mila anche le residenze asiatiche su cui il fisco vuole vedere più chiaro: Singapore, Hong Kong, Filippine e Malesia le destinazioni preferite dagli italiani in cerca di residenze esotiche. Ma l’elenco potrebbe continuare fino agli sperduti atolli del Pacifico.
Intanto, in attesa di scoperchiare il vaso dell’evasione italiana nei paradisi fiscali, l’indagine dell’Agenzia delle entrate prosegue anche sul fascicolo tutto particolare dell’eredità Agnelli. Al momento tuttavia l’inchiesta non sarebbe ancora formalmente arrivata in Svizzera.

Da Berna, infatti, il portavoce dell’Ufficio federale di giustizia ha affermato che finora non vi è alcuna informazione su una richiesta proveniente dall’Italia. Ma non è escluso - ha poi aggiunto - che la commissione rogatoria sia stata inoltrata direttamente alle autorità cantonali.

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