Letizia Moratti scende in piazza con la Lega. «Liberiamo la Padania da Romano Prodi, dalle sue tasse e dal suo indulto», è lo slogan della grande manifestazione nazionale organizzata da Umberto Bossi per domenica a Milano. E il sindaco ci sarà per chiedere ancora una volta al governo più sicurezza. Sul suo tavolo il Carroccio ha già depositato le due ordinanze contro limmigrazione clandestina. Quelle, per intendersi, del «modello Cittadella», dove agli stranieri comunitari (a esempio bulgari e romeni) viene chiesto, per ottenere la residenza, un reddito minimo dichiarato di 420 euro, passaporto valido e visto dingresso. E, per sposarsi, un regolare permesso di soggiorno. Disposizioni che la Lega chiede di applicare anche sotto la Madonnina. Minacciando, in caso contrario, di non votare il bilancio. Esempio seguito dalla Destra, il nuovo partito di Francesco Storace che anche a Milano fa proseliti. Niente voto minaccia anche la consigliera Barbara Ciabò. «Basta buonismo - tuona lex assessore Carla De Albertis - basta campi rom, ricettacolo di degrado, basta accogliere chi non ha lavoro, basta matrimoni per chi non ha diritto a stare qui». Temi condivisi anche dal capogruppo della Lista Moratti. «Oggi Milano è al collasso - attacca Paolo Gradnik - Ogni 24 stranieri che vengono espulsi, ce ne sono altri 6mila che arrivano in città. Noi chiediamo che chi arriva dimostri di essere in grado di mantenersi con un lavoro legale». Gli fa eco Claudio Santarelli, compagno di lista (Moratti) che torna a proporre «il permesso di soggiorno a punti».
Proposte che potrebbero ammorbidire la posizione della Lega. «Bene la Moratti in piazza con noi - risponde Matteo Salvini -. La aspettiamo in corteo. Ma a mani piene, oltre alle belle parole porti qualcosa di concreto». Non sarà facile, vista la posizione di Fi. «Finchè a Milano abbiamo più del 30 per cento - tuona il capogruppo azzurro Giulio Gallera - non se ne parla. Le leggi ci sono, il sindaco ha chiesto più poteri al governo. Ce nè abbastanza, quelle sono ordinanze demagogiche, razziste e che non portano certo più sicurezza». Possibilista, invece, An che domenica sarà in piazza con il presidente dei deputati Ignazio La Russa. «Le ordinanze di Cittadella? Siamo disposti a valutarle - spiega Carlo Fidanza -. Limportante è capire se il criterio del reddito è efficace, oppure sia meglio applicare altri strumenti. Magari quelli già a disposizione». Opposizione anche dallUdc.
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