Chiara Campo
«Puntare allintegrazione degli immigrati di religione musulmana, ma senza pretendere lassimilazione delle nostre tradizioni». Compito delle politiche comunali, però è «dire no al loro tentativo di sottrarre i bambini alla scuola pubblica» e «no alla ghettizzazione in aree ristrette della città». Il ministro dellInterno Giuseppe Pisanu, ieri mattina in Fiera Milano per un convegno sulla sicurezza organizzato dalla Fondazione Nova Res Publica, ha sottolineato che nelle grandi città europee in cui la presenza degli immigrati islamici è forte «e Milano è tra queste» bisogna «lavorare ad una pacifica convivenza tra identità diverse, perché il rispetto reciproco produce una ricchezza per la comunità. Guai se i musulmani si chiudessero in loro stessi e noi facessimo altrettanto». Nello stesso tempo, e il ministro è categorico, «dobbiamo pretendere il rispetto delle nostre leggi e dei nostri valori: chi non vuole rispettarli, se ne deve andare a casa». Lincontro in Fiera ha fatto luce sulla convivenza dei milanesi con gli extracomunitari, ma soprattutto sul senso di sicurezza percepito (ancora troppo poco) dai cittadini.
«A Milano - sottolinea Pisanu - abbiamo lavorato molto per aumentare il controllo del territorio e diffondere la polizia di prossimità, ma lobiettivo è portare la percezione di sicurezza ai livelli più alti in Europa». Milano, sostiene il sindaco Gabriele Albertini, «è una delle città più sicure dItalia», i reati rispetto a 8 anni fa «sono calati del 30%» ma «molto resta ancora da fare per aumentare il sentimento di sicurezza, il territorio della cosiddetta microcriminalità va presidiato con assiduità e severità. Le forze dellordine sono state a volte troppo tolleranti: la disponibilità al dialogo e lapertura di tavoli in situazioni di illegalità hanno creato confusione. Ora per fortuna il vento sta cambiando». Per la candidata della Cdl a Palazzo Marino, Letizia Moratti, «occorre un coordinamento ancora più stretto tra forze dellordine e polizia municipale», perché la sicurezza «è ancora percepita come uno dei problemi più seri in sei zone su nove: scippi, rapine, spaccio di droga, prostituzione, baby gang, commercianti costretti a chiudere per colpa di organizzazioni criminali». E troppo spesso, secondo la Moratti, «si parla di microcriminalità sottovalutandola, mentre lillegalità non può essere tollerata in alcun modo». La candidata sindaco intende «rilanciare un patto per il lavoro, perché spesso giovani che non riescono ad entrare nel mondo delloccupazione diventano preda della microcriminalità», proporre «progetti di reinserimento per gli ex carcerati» e più attenzione all«integrazione dei giovani immigrati».
Per combattere la criminalità occorre, per il Commissario europeo alla Sicurezza Franco Frattini «privilegiare la prevenzione e il controllo del territorio», ricordando che il 91% dei cittadini Ue pone la sicurezza in cima alle priorità. «In tutti gli Stati europei - sottolinea - cè una forte domanda affinché i governi locali e regionali assumano la regia e il controllo del territorio». Un compito che la Lombardia ha già preso sul serio: «La Regione - spiega il governatore Roberto Formigoni - deve essere cabina di regia anche con iniziative innovative, come lapertura di 28 caserme dei carabinieri sul territorio».
Con la prossima amministrazione comunale, «e dalla quale certamente avremo sostegno adeguato», conclude Formigoni, «dovremo fare un gioco di squadra».
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