Milano sta per morire soffocata dalle auto che avvelenano laria rendendola irrespirabile? O al contrario linquinamento atmosferico migliora di anno in anno da decenni - vale a dire dai tempi delle emissioni industriali via via dismesse insieme a un apparato produttivo pesante di stabilimenti e officine? Sembra strano ma la contesa in atto sullallarme smog sembra non prevedere vie di mezzo: per alcuni è sottovalutato, per altri esasperato. La prima tesi si appoggia agli immancabili catastrofismi ambientalisti, avallati dallo spettro di unEuropa pronta a punire una Milano cattivissima e indifferente alla salute dei suoi cittadini. Si ribatte che i burocrati di Bruxelles ce lhanno con decine di Comuni italiani e che non cè nessuna euro-multa in arrivo.
Questa disputa insanabile e ideologica porta con sé unaltrettanto insanabile contesa sulle misure che il Comune è in procinto di adottare. Per molti il blocco del traffico - e gli altri provvedimenti drastici a cui Milano ricorrerà se il livello delle polveri sottili non dovesse calare - è un provvedimento del tutto ingiustificato. Sarebbe solo la risposta un po ipocrita che si tira fuori per omaggiare unopinione pubblica emotiva e «verde» che allinizio dellanno reclama la sua celebrazione a colpi di biciclette e pattinate in centro. Uninutile vessazione dellunica categoria non protetta dal politicamente corretto, quella degli automobilisti. Nella migliore delle ipotesi sarebbe dunque una giornata piacevole ma innocua.
Sicuri che il blocco risolva il problema smog?
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