Siena-Roma Per il battesimo Ranieri punta su De Rossi

A Siena inizia l’era Ranieri in panchina. E la Roma si presenta, per la prima volta dopo tanti mesi, con una rosa praticamente al completo. Mancano solo i lungodegenti Doni e Cicinho (quest’ultimo potrebbe essere disponibile già domenica prossima contro la Fiorentina), Esposito e Okaka e nella lista dei convocati compare anche l’ultimo arrivato, il portiere romeno Lobont. Ma sarà ancora Julio Sergio, promosso nel debutto di fuoco dopo tre anni di «muffa» in tribuna o, più raramente in panchina, a difendere i pali della porta giallorossa. «Lobont sta facendo passi da gigante, viene con noi ma ancora non é pronto», l’investitura di Ranieri per il brasiliano che una volta era solo il miglior terzo della serie A (parole di Spalletti).
Il tecnico romano non nasconde l’emozione per un esordio carico di significati, ma anche di tensioni per un risultato che a Siena deve arrivare a tutti i costi dopo il doppio ko con Genoa e Juve. Due risultati che pesano come un macigno sulla testa di Ranieri. «È normale emozionarsi, a me succede ancora molto - ammette -. So che Roma è una piazza difficile, ma è troppo bello essere qui a casa mia. I tifosi mi chiedevano sempre di venire, poi magari tra un mese succederà che qualcuno mi dica “ma chi ti ha mannato?”».
Lui comunque é pronto per il debutto. «Ho visto i ragazzi allenarsi bene, ma non è che con Spalletti si allenassero male. Ci siamo buttati a capofitto per capire più cose possibile e i ragazzi si sono applicati molto. Vedremo che risposta ci sarà, i ragazzi hanno voglia di voltare pagina. Ho chiesto ai ragazzi equilibrio fra i reparti e grande aggressività, dobbiamo fare una grande partita con una squadra, quella di Giampaolo, ben organizzata».
Ranieri non anticipa modulo e giocatori che schiererà oggi in Toscana, ma dà qualche indicazione. «Non è che credo nel 4-4-2 - spiega il neo tecnico giallorosso - per fare le buone squadre ci vogliono buoni giocatori. Farò l’analisi di queste due settimane di lavoro, poi tirerò le somme e valuterò prima gli uomini che ho a disposizione e poi il sistema di gioco». Altro probabile titolare dovrebbe essere Nicolas Burdisso: «Roberto Mancini lo ha fatto giocare in tutti i ruoli, anche davanti alla difesa. È un giocatore eclettico che a me piace tanto». Probabile che venga schierato come esterno destro in retroguardia con il ritorno di Juan al centro.
Altro giocatore che sarà al centro del progetto tattico di Ranieri é De Rossi. «Ha fatto vedere grandi cose sotto l’aspetto difensivo - dice Ranieri - ma anche lui si sa inserire bene in fase offensiva, anche se non con la stessa rapidità di un Perrotta. Cercherò comunque di farlo arrivare al tiro rispettando l’equilibrio della squadra».
Dopo aver lamentato il cattivo stato del campo di allenamento di Trigoria («presto lo alterneremo con l’altro campo appena rifatto»), Ranieri affronta i temi della settimana: la contestazione dei tifosi (a Siena saranno appena in 300 rispetto ai 1500 posti resi disponibili dal Casms e dalla Roma) e le parole di Totti sul rinnovo contrattuale. «Le contestazioni? In Italia sono normali quando le cose vanno male.

Arrivano per amore perchè i tifosi vogliono la propria squadra ai massimi livelli. Per quanto riguarda Francesco, credo che tutti vorrebbero essere al suo posto e poi se lo è meritato. D’altronde se due parti trovano l’accordo é perchè entrambe sono contente di stipulare un contratto».

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