Siena - Si chiamava Tomja Zeni, 35 anni, l’albanese ucciso questa mattina alla periferia di Colle Val D’Elsa da un colpo di pistola sparato da un carabiniere durante un inseguimento. I militari, secondo la ricostruzione del comandante provinciale, colonnello Antonio Marzo, hanno fatto fuoco dopo che il veicolo che stavano inseguendo si è schiantato contro l’auto degli stessi militari e i due occupanti si sono gettati in un canale a fianco della strada cercando di raggiungere la campagna.
La sparatoria I militari avrebbero sparato, almeno cinque colpi, dopo aver visto due scintille nell’abitacolo dell’auto che inseguivano e udito due scoppi, forse gli airbag. Addosso all’albanese - il complice è riuscito a fuggire - non sono state trovate armi e i rilievi della scientifica proseguono. L'uomo era già stato fermato 12 volte in Italia e in nove casi aveva fornito "alias" diversi". L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Mario Formisano. Nelle campagne senesi è ora in corso una vasta battuta dei carabinieri che stanno cercando l’uomo che si è dato alla fuga e altre persone.
La banda Sempre durante la notte, infatti, i militari avevano cercato di bloccare altre due auto, una rubata la settimana scorsa e una stanotte, ma gli occupanti sono riusciti a fuggire dopo averle abbandonate. Nelle tre auto sono recuperati gioielli, soldi e arnesi da scasso.
Proprio questo fatto confermerebbe che i carabinieri erano sulle tracce di una vera e propria banda: l’operazione di controllo del territorio organizzata la notte scorsa ha interessato i comuni di Colle, Gaiole e Casole dove nelle ultime settimane erano stati messi a segno numerosi furti e i ladri, spesso, si erano allontanati con le auto dei derubati. Tre abitazioni sono state visitate dai malviventi anche stanotte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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