da Milano
Sindacati confederali della scuola in sciopero l'11 e il 13 dicembre. E in piazza il 17 dicembre contro la Finanziaria. La «grana» sulla scuola, esplosa dopo il via libera alla Camera della manovra per la vicenda delle graduatorie permanenti e non solo, fa scendere sul piede di guerra i confederali che indicono un pacchetto di iniziative e mobilitazioni. Ad annunciarlo, in una nota, Flc-Cgil, Cisl scuola e Uil scuola. I sindacati chiedono modifiche «sostanziali» alla Finanziaria.
Tra i punti della manovra definiti inaccettabili: l'eliminazione delle norme che producono riduzioni degli organici docenti ed Ata; l'abolizione della clausola di «salvaguardia» che taglia le risorse della scuola; la conferma delle graduatorie permanenti per il reclutamento dei docenti; il forte incremento nel numero dei posti per le immissioni in ruolo del personale Ata; l'abrogazione del comma 218 Finanziaria 2006 relativo ad Ata ed Itp ex Enti Locali; l'abrogazione della norma della Finanziaria 2002 sugli inidonei e l'eliminazione del vincolo del 10% nel concorso riservato per i presidi incaricati.
L'11 dicembre ci sarà uno sciopero dei lavoratori della scuola dell'infanzia, elementare e media alla prima o ultima ora. Il 13 la mobilitazione riguarderà i lavoratori della scuola superiore alla prima o ultima ora. Il 17 dicembre infine è stata indetta una manifestazione nazionale a Roma.
Tra le rivendicazioni dei sindacati, inoltre, cè «la centralità della scuola pubblica in ogni scelta e in ogni stanziamento; un rapido avvio dei rinnovi contrattuali, lo sblocco dello 0,7% da utilizzare contrattualmente per incrementi retributivi destinati a tutti i lavoratori».
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