Il sindacato «rosso» blocca cancelli e nave in costruzione

Il sindacato «rosso» blocca   cancelli e nave in costruzione

La Fiom non ci sta, all’accordo separato su Fincantieri firmato l’altra notte al ministero del Lavoro: il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, ormai definitivamente isolato dalle altre sigle, decide per l’ulteriore inasprimento della linea dura e proclama lo sciopero a oltranza e il blocco del cantiere di Sestri Ponente, con conseguente stop alla costruzione della nave «Oceania» che dovrebbe essere consegnata a marzo. Il sit in davanti ai cancelli riprenderà, comunque, il 2 gennaio alla riapertura dello stabilimento dopo la chiusura natalizia. I lavoratori, scesi nuovamente in piazza ieri mattina (e altrettanto minacciano di fare oggi), hanno addirittura bloccato le portinerie, al termine di un’assemblea in banchina, cui hanno partecipato anche molti dipendenti delle ditte d’appalto. Secondo la Fiom Cgil, il piano di riorganizzazione di Fincantieri per lo stabilimento di Sestri prevede per il prossimo biennio solo il completamento delle attività avviate e la messa in sicurezza delle aree, con un investimento di circa 400mila euro. «L’azienda - si legge in una nota della segreteria genovese della Fiom - ha di fatto cancellato la vocazione crocieristica del sito, rilanciando invece la cassa integrazione straordinaria per 741 lavoratori. La Fiom rifiuta accordi di chiusura “mascherata“ di Sestri Ponente» e ribadisce infine «l’assoluta necessità di un intervento del ministro Passera per un piano industriale serio, credibile e di rilancio».
Sul fronte politico, prende posizione il senatore del Pdl Luigi Grillo, presidente della Commissione Infrastrutture di Palazzo Madama, che esprime «la più viva soddisfazione per l'importante accordo sulla necessaria e urgente riorganizzazione di Fincantieri. Va dato atto al management della società - sottolinea Grillo - di essere riuscito ad evitare il ricorso ai licenziamenti e a salvaguardare tutti i siti e con essi l'eccellenza della cantieristica italiana. La Fim e la Uilm hanno sottoscritto l'accordo con grande senso di responsabilità, mentre la Fiom continua a distinguersi con i suoi no pregiudiziali. Va riconosciuto, infine, all'Esecutivo - conclude il senatore - di aver mantenuto gli impegni già avviati e garantiti dal precedente governo, sull'erogazione della cassa integrazione straordinaria per mettere in sicurezza i salari dei lavoratori in questo momento di gravissima crisi, con l'auspicio di riagganciare presto la ripresa».

Molto critico il commento di Antonio Apa, segretario generale Uilm Genova: «La Fiom fa politica e così si allontana dagli interessi dei lavoratori. Con questa intesa abbiamo voluto salvaguardare i siti, il lavoro e abbiamo voluto dare prospettive e un futuro industriale al gruppo».

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