«Non abbiamo mai messo in ombra che questa città abbia bisogno di continuare a investire su modalità che consentano di diminuire lo smog». A lanciare il messaggio è il sindaco, in un momento in cui lamministrazione sta mettendo a punto un nuovo pacchetto di interventi sulla mobilità sostenibile (ieri stabilita unaccelerazione sul bike sharing, per coprire i «buchi» la pubblicità verrà integrata alla stazione) e il destino di Ecopass è tornato al centro del dibattito. Letizia Moratti ha ribadito la necessità per il Comune di «continuare a fare investimenti». A maggior ragione alla luce dei risultati di uno studio secondo cui negli ultimi due anni i cinque pronto soccorso milanesi hanno accolto 53.514 pazienti per disturbi respiratori correlati allinquinamento. Preoccupata? «Sono dati in miglioramento rispetto agli anni scorsi - replica il sindaco - e che dimostrano come la politica della nostra città nei confronti dellinquinamento debba continuare». Un quadro allarmistico - quello diffuso con la ricerca «Pollution and emergencies in Milan» promosso dal Comune con 5 ospedali -, che peraltro lassessore alla Mobilità Edoardo Croci e alla Salute, Giampaolo Landi di Chiavenna, tendono a ridimensionare. «I 53mila casi a cui si fa riferimento sono gli accessi totali ai pronto soccorso e non quelli in eccesso a causa dello smog, che sono invece 26mila su un totale di 400mila. E lo studio non consente di valutare il contributo di Ecopass sulle patologie».
A Milano, nel 2008 e 2009 «si è assistito a una riduzione di 10 milligrammi per metro cubo delle concentrazioni di PM10 rispetto agli anni prima», spiega Croci. Prosegue Landi: «Non possiamo negare che si possa e fare ancora di più, ma i primi risultati ci sono. Le patologie correlate allinquinamento sono esigue».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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